Alla vigilia dell’inquadramento dei vincitori dei passaggi tra le aree, la Direzione Interregionale del Lazio ci ha di nuovo spiazzati.
A pochi giorni dall’inquadramento con una lettera ci informa che la sede di assegnazione potrà non essere quella di appartenenza, ma l’assegnazione sarà coerente con le piante organiche di cui al prot. 37466, quindi i Direttori degli Uffici ne terranno conto per la compilazione delle liste dell’elettorato attivo e passivo per le RSU.
Incominciamo subito col dire che non ci risulta che l’Agenzia delle dogane abbia adottato ufficialmente delle piante organiche a livello di sede territoriale, per cui non riteniamo valide quelle di cui al protocollo citato.
Una scelta simile può avere ripercussioni sulla graduatoria dei vincitori, inducendo qualcuno a rinunciare.
Come si sceglierà chi deve spostarsi e chi deve rimanere nella sua sede?
Secondo quali criteri?
Infine sulle liste RSU.
Non accettiamo nessuna ingerenza da parte dell’amministrazione, che in tal modo avrebbe il potere di determinare le candidature stesse.
Per questi motivi chiediamo alla Direzione del Lazio di bloccare l’iter intrapreso e di assegnare i vincitori del concorso nelle sedi di appartenenza.
Qualsiasi spostamento dovrà avvenire su base volontaria e qualsiasi ipotesi di diversa ripartizione dovrà essere subordinata alla conclusione dell’iter di mobilità nazionale, a quella intercompartimentale e al piano di assunzioni in atto.
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