Abbiamo scritto e ribadito che la vigilanza ai concorsi effettuata dalle lavoratrici e dai lavoratori dell'Agenzia delle Entrate della Direzione Regionale del Lazio e delle Direzioni Provinciali di Roma 1, Roma 2 e Roma 3 non può essere imposta.
Malgrado una prassi del tutto negativa che si protrae da anni e malgrado una volontà finora altrettanto negativa da parte della D.R.L. di non discutere di tale argomento con la parte sindacale (si vedano le lettere indirizzate da questa
O.S. il 29/5/2009 e il 10/7/2009), dobbiamo insistere sull’illegittimità di eventuali
“precettazioni” dei Lavoratori fiscali, “obbligati” a recarsi in sedi sempre più disagiate a svolgere prestazioni per le quali non hanno alcuna preparazione. Pertanto essi hanno pieno diritto a non acconsentire all’”individuazione”, cui non abbiano aderito volontariamente.
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