Sono pervenute le prime disposizioni di servizio in cui le varie DP comunicano che, dal giorno 22 giugno, ci sarà un ampliamento dell’apertura dei front-office anche nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8,15 alle 12,15, esclusivamente su appuntamenti prenotati col CUP.
Tali prenotazioni serviranno gli utenti che necessitano delle medesime attività indifferibili erogate, fino ad oggi, con accesso libero dei contribuenti il martedì e giovedì.
Questa sigla stigmatizza tale comportamento dei Direttori Provinciali che, senza tenere in minimo conto quanto indicato dal Direttore dell’Agenzia Ruffini nella nota n°. 233285 del 13 giugno 2020, nella quale auspica un processo di graduale riapertura degli uffici al pubblico prevedendo a tal fine “un’ampia partecipazione al processo decisionale, tra gli altri, delle RSU e delle OO.SS.”, relativamente all’attuazione dell’art. 263 del dl 34/2020”, hanno deciso unilateralmente l’apertura degli sportelli 5 giorni su cinque, forse spinti dalla lettera dei commercialisti che hanno lamentato una scarsa apertura degli sportelli negli Uffici dell’Agenzia. Non possono essere le indebite pressioni degli ordini professionali a dettare la linea rispetto a riaperture che comunque devono avvenire garantendo standard di sicurezza ai quali non si può in alcun modo derogare.
Tutto questo avviene, tra l’altro, senza che sia stata ancora predisposta l’installazione dei Termoscanner, per la misurazione della temperatura corporea, che possono aiutare il contenimento del virus.
L’USB, fin dall’inizio di questa pandemia sta chiedendo a gran voce, su tutti i tavoli, l’introduzione dei Termoscanner sia per la misurazione della temperatura degli utenti che si approcciano nei nostri Uffici e sia per gli stessi dipendenti al fine di introdurre un ulteriore strumento che insieme alle mascherine, ai guanti e ai vari gel disinfettanti possa contribuire a limitare la pandemia e a far vivere, ai lavoratori tutti, una serena vita lavorativa, pur in questo periodo così difficile.
Per tali ragioni riteniamo inaccettabile il comportamento dei Direttori provinciali volti ad ampliare l’apertura dei giorni di sportello oltre gli attuali 2, a maggior ragione fin quando tutte le strutture non saranno dotate di termoscanner per la misurazione della temperatura sia dell’utenza che dei dipendenti che entrano in Ufficio.
Nel frattempo, evidenziamo che la grave carenza di personale dovuta al piano di pensionamenti tuttora in corso, pone ulteriori criticità nel garantire adeguate rotazioni per gli operatori degli sportelli.
Insomma, le croniche e strutturali disfunzioni organizzative che, è bene ribadire, preesistevano alla diffusione del Covid 19, non possono come sempre esser fatte ricadere sui lavoratori, a maggior ragione in una fase come quella che attualmente stiamo vivendo.
Per l’USB la salute viene prima di tutto e non può essere una variabile dipendente dalle esigenze di servizio.
USB PI/AGENZIE FISCALI LAZIO