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Viterbo PRIVATO

LAZIO TRADITO: CONTRO LA POLITICA ATTUATA DA COOP

Viterbo,

InGrande di Tarquinia è chiuso e 20 lavoratori sono stati messi in mobilità

Il sindacato USB è intervenuta alla conferenza stampa, presso il Palazzo dei Gruppi di Montecitorio, promossa dal Movimento 5 Stelle, che aveva come tema lo sfruttamento dei lavoratori nella grande distribuzione. Le grandi multinazionali, e non solo, usano i lavoratori secondo i propri bisogni, per poi liquidarli senza nessuna morale.

 

Con il Jobs Act, sono state cancellate conquiste contrattuali e lavorative frutto di dure lotte proletarie. Questa legge ha tolto ogni dignità ai lavoratori, in modo che chi è ricco, lo diventi sempre di più. Ne sanno qualcosa i grandi colossi della distribuzione che acquisiscono marchi minori per neutralizzare ogni tipo di concorrenza.

 

Nel sud della nostra regione cinque negozi, a Cisterna di Latina, Fiuggi, Frosinone, Terracina e Formia sono stati ceduti in franchising, senza garanzie occupazionali. Coop Centro Italia ha acquistato la catena SuperConti nel Lazio con cinque punti vendita e, già a Nepi, cinque i lavoratori sono stati licenziati. La stessa strategia è stata messa in atto da Coop rilevando il gruppo Faranda, con 52 supermercati a marchio Despar e InGrande. Ora, il supermercato InGrande di Tarquinia è chiuso e 20 lavoratori sono stati messi in mobilità, perché a trecento metri Coop è presente con un suo punto vendita.

 

Abbiamo assistito a una vera e propria campagna di acquisizione di negozi e di un’immissione sul mercato di prodotti a marchio Coop, ma a questo allargamento e conquista di mercato è corrisposta una diminuzione di personale impiegato nei punti vendita. Questa è una crisi che va gestita a livello regionale. Solo a Viterbo sono più di dieci gli stagionali a tempo determinato che hanno fatto vertenza a Coop perché impiegati sopra i trentasei mesi. Non si può più pensare e gestire questo problema localmente.

 

Inoltre, per tale evento è stata lanciata anche la campagna #IoSonoSonia a sostegno della lavoratrice di Zara, che vicina ai 36 mesi di anzianità lavorativa, si è vista negare il rinnovo contrattuale. I lavoratori e i dirigenti sindacali USB lottano affinché lo sfruttamento dei precari, operato dalle multinazionali del commercio, abbia termine, in modo da restituire dignità e rispetto ad ogni cittadino.

 

Sono intervenuti alla conferenza; il deputato Massimiliano Bernini, Silvia Blasi consigliere della Rgione Lazio, sempre 5 Stelle, Francesco Iacovone, esecutivo nazionale Usb lavoro privato, Luca Paolocci, coordinamento nazionale Usb lavoro privato, Silvia Coppa, RSA Coop-Civitavecchia, Sonia, Anna Paola Benassi RSA Coop-Fiuggi.

 

 

 

Usb Viterbo

 

Luca Paolocci