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Laziocrea, non bastano polizze sanitarie di serie A e serie B: ora anche le promozioni di Ferragosto riservate a pochi

Roma,

Il giorno 4 agosto Laziocrea sull’Intranet aziendale pubblica 14 bandi per le progressioni verticali rivolti a dipendenti Laziocrea. Ma attenzione: le “progressioni di carriera” non sono rivolte a tutte le categorie di lavoratori ma solo ad alcune categorie che abbiano determinati requisiti generali, professionali e di formazione minimi. Le posizioni da ricoprire sono solo quelle di Quadro e la procedura selettiva consiste nella valutazione di curricula e titoli dei candidati e in un colloquio individuale. 

Il piatto è ricco e potrebbe solleticare l’interesse di molti lavoratori, purtroppo la domanda deve pervenire, pena l’esclusione, entro il 14 agosto, consegnandola a mano oppure inviandola per raccomandata postale purché pervenga sempre entro il 14 agosto.

È solo una coincidenza che il bando scada alla vigilia di  Ferragosto? Era davvero necessario fare i bandi proprio adesso? O magari l’intento è quello di limitare l’accesso al bando ad un numero esiguo di dipendenti perché in molti, per via delle ferie e dei tempi rapidi, non avranno la possibilità di consegnare la domanda?

Ci stupisce inoltre che la società che gestisce il sistema informativo della Regione Lazio non si avvalga di un sistema di dematerializzazione o del semplice invio di una PEC per presentare la domanda.

Se l’azienda possiede, in piena emergenza Covid, una cospicua disponibilità finanziaria, forse sarebbe stato opportuno eliminare la disparità di trattamento tra lavoratori in materia di accesso alle cure mediche.

USB da sempre sostiene che il diritto primario alla salute debba essere garantito da SSN ma ci chiediamo perché parte dei fondi previsti dall’art. 64 ter del CCNL Federculture, destinati alla valorizzazione di tutto il personale, con la complicità dei sindacati confederali, siano stati destinati all’attivazione di due diverse formule di polizza sanitaria garantendo solo ad alcuni lavoratori un finanziamento aziendale più elevato per una polizza più ricca denominata “PLUS” e chiedendo invece agli altri lavoratori di contribuire di tasca propria al finanziamento della stessa polizza sanitaria.

Ancora una volta Laziocrea, e di conseguenza il Socio Unico che ne gestisce il controllo, non brilla per trasparenza e correttezza alimentando la disparità di trattamento, sia in tema di accesso alle progressioni verticali che in tema di “diritto alla salute”.

Ancora una volta solo la USB denuncia apertamente la disparità di trattamento tra lavoratori di una stessa azienda evidenziando come il tema della correttezza, trasparenza ed equità non faccia parte del codice etico del vertice aziendale. Come diceva il presidente Zingaretti “nessuno deve rimanere indietro”

USB Lavoro Privato – Federazione provinciale di Roma