· Dicembre 2011: Riforma Fornero (Innalzamento dell'età di pensionamento, Esodati) approvata dopo un mese dell'insediamento del Governo Monti.
· Giugno 2012: Il Comune di Torino approva la delibera per la vendita del 49% di GTT.
· Agosto 2012: GTT disdetta gli Accordi Aziendali unilateralmente (Taglio sul Premio di Risultato, Turni di Medicina Preventiva, Disdetta Accordi sulla Turnazione dal 1985 al 2012).
· Dicembre 2012: La gara per la vendita del 49% di GTT va deserta. Ricevuta un'offerta inferiore rispetto la base d'asta.
· Aprile 2013: Il Comune di Torino vorrebbe vendere l'80% di GTT.
· Giugno 2013: Delibera del Comune di Torino per la vendita del100% del ramo parcheggi di GTT.
· Ottobre 2013: CGIL, CISL, UIL, UGL, FAISA, firmano l'accordo sui permessi sindacali con GTT. 2000 giornate per il 2014 e 1800 per il 2015.
· Dicembre 2013: La vendita del 100% del ramo parcheggi va deserta. Delibera per la vendita del 49% di GTT (esclusi i parcheggi).
· Gennaio 2014 CGIL-CISL-UIL con Confindustria siglano. il “ Testo Unico” sulla rappresentanza. UGL, FAISA e FAST approvano e sottoscrivono.
· Marzo 2014: La vendita del 100% del ramo parcheggi va deserta per la seconda volta.
· Aprile 2014: La gara per la vendita del 49% di GTT va deserta per la seconda volta.
· Agosto 2014: CGIL, CISL,UIL, UGL, FAISA, FAST, in G.T.T. firmano l'accordo detassazione e premio di produzione. Per la prima volta nella storia sindacale, viene firmato un accordo che sottrae salario ai lavoratori, per restituirlo al padrone.
· Ottobre 2014 : I dati aziendali riportano che al 30 settembre le giornate di presenza media è di 209,0, ben lontani dalle 210,3 giornate necessarie per ricevere il premio di risultato di 472,00 € previsto nella busta paga di maggio 2015 e che l’importo per le ulteriori premialità si è ridotto di 145,000 €.
· Novembre 2014: giorno 4 la giunta comunale avvia la manifestazione di interesse per la selezione del socio di minoranza di GTT s.p.a. per la cessione del 49%.
Il P.D. con la complicità dei sindacati amici, continua ad avere come unico obiettivo l'abbassamento del costo del lavoro, l'aumento delle tasse e a negare il diritto alla mobilità ai cittadini, in nome di una crisi che negli anni, gli stessi soggetti hanno contribuito ad incrementare.
Ricordiamo a chi sostiene tutto questo oggi con il pagamento della quota sindacale a per i propri piccoli e personali interessi, di rendersi complice a negare un domani dignitoso ai propri figli.
Per tutto questo, invitiamo i lavoratori a reagire, contrassegnando un data storica:
· Dicembre 2014
Disdetta tessere dai sindacati complici.
DIFENDI IL FUTURO REAGENDO OGGI!