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Le emergenze del "tiriamo a campà"?

Nazionale,

Oggi anche questo diventa difficile per le attività di soccorso nel paese.

Lavoratori,

lo abbiamo scritto in mille lingue e ribadito in tutte le occasioni, ma gli interessi “superiori“ sono più importanti della vita delle persone e dei disagi degli operatori come i Vigili del Fuoco.

Le stragi del maltempo non sono una fatalità, ma il frutto della criminale indifferenza delle Autorità pubbliche verso l’incolumità e la salute delle persone!

Nel nostro paese a tendenza personalistica hanno ormai dismesso pure il pensiero di usare soldi e risorse per la salvaguardia del territorio anziché per soddisfare la brama di profitto degli speculatori, delle banche e dei ricchi! Questo è il paese del bengodi!

Ogni volta che piove l’Italia si sgretola, il territorio frana, i fiumi esondano, le città diventano trappole mortali. Se piove più del solito, oltre ai danni, il maltempo si lascia alle spalle una scia di morti: ogni giorno si perde il conto negli ultimi 20 giorni. A Genova, nelle Cinque terre, in Lunigiana, a Roma, a Napoli, Matera, Elba….

Ma la cosa peggiore che ogni politico interpellato non ha responsabilità, tutto è legato al fato! Ognuno gioca allo sport più in voga in questo paese, lo scaricabarile!

Dal partito del cemento e dei palazzinari ogni giorno proviene la stessa litania: gli enti locali non hanno i soldi per realizzare le opere di manutenzione e cura del territorio. In Liguria come nel resto d’Italia di soldi ne vengono spesi a palate, ma per far ingrassare gli amici degli amici con opere inutili, con speculazioni, con piani regolatori fatti per garantire gli interessi dei privati contro l’interesse comune, con deroghe alle leggi sull’urbanizzazione e la tutela dell’ambiente e del territorio, con compensi d’oro ad assessori, consiglieri, collaboratori, dirigenti e manager vari. Anziché parlare di lana caprina, le Autorità locali dicano pubblicamente quanti soldi sono stati spesi per la cura del territorio, come sono stati spesi e quando.

Ora la colpa è dei cittadini che non hanno rispettato lo “stato di allerta”. Lo stato di allerta? Ma le amministrazioni locali, oltre a dichiarare lo stato di allerta, possono ordinare la chiusura di scuole, uffici e negozi, interdire il traffico, organizzare e gestire piani di evacuazione ecc. Perché hanno aspettato che sei persone fossero uccise per prendere misure adeguate alla situazione?

E il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco?

Oltre ai disastri economici, la crisi e altre incombenze del genere c’è un’incompetenza da far paura; Comandi costruiti in zone di esondazione e pompieri allagati, turnazioni che non si capisce chi le deve svolgere né quanto durano; degli automezzi evitiamo di parlarne, basterebbe dare un’occhiata al parco nei vari Comandi per capire che sono tutti fuori servizio e quelli che vengono utilizzati sono stati riparati da qualche volenteroso, fino a quando non si sa.

Nelle more che tutto si normalizzi e nessuno faccia niente aspettando la prossima alluvione, il Governo continua con le sue misure impopolari, dove penalizza i lavoratori e depotenzia il soccorso nel paese affidandosi agli “angeli del soccorso“, ai volontari, alla gente di buona volontà! Mentre in nome del “risanamento dei conti pubblici” tagliano le spese per la manutenzione del territorio, cancellano diritti e tutele, eliminano servizi pubblici, spingono milioni di persone nella miseria e ne condannano centinaia di migliaia a morire. I morti per il maltempo sono le vittime di una guerra non dichiarata che produce ogni anno altre decine di migliaia di morti e centinaia di migliaia d’invalidi solo nel nostro paese: sono le vittime della malasanità, del lavoro, dell’incuria e del degrado, dell’inquinamento, della devastazione ambientale, di chi manda allo sbaraglio i soccorritori! Ecco perché bisogna respingere l’attacco ai lavoratori pubblici!

USB sempre sul campo di battaglia!


Mezzi dei vigili del fuoco fermi a L Aquila tempestivita d...

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