Vespucci, Agnesi, Boccioni, Kandinsky, Tenca, Severi Correnti, Leonardo: sono solo alcuni dei licei e degli istituti tecnici e professionali che hanno bisogno di grandi ristrutturazioni. Per non parlare della manutenzione ordinaria che interessa tutte le 160 sedi degli istituti superiori di Milano e provincia. La scomparsa dell’istituzione Provincia e la sua sostituzione con l’istituzione Città metropolitana è solo sulla carta. E nessuno ha preso il posto dell’assessore all’istruzione e all’edilizia scolastica Marisa Lazzati. Restano così senza riferimento i 110.000 studenti delle superiori. Ma non c’è neanche più nessuno che si occupa di trasporto di alunni disabili, dei corsi di italiano per stranieri, orientamento, dispersione scolastica, bullismo, legalità. La cosa più vergognosa è che nel nuovo statuto della Città metropolitana non c’è nessun riferimento all’istruzione e all’edilizia scolastica. Ennesimo gravissimo pasticcio di cui dà continuamente prova il governo ritmico di Matteo Renzi. E che dice il supersindaco Giuliano Pisapia? Intanto le scuole riapriranno mercoledì 8. Senza nessun assessorato. Non che nel recente passato le scuole superiori abbiano avuto grande attenzione: la nuova sede del Giorgi è venuta pronta tre anni dopo il previsto, la palestra del Feltrinelli è pronta da anni ma, dicono, per problemi burocratici non è stata acnora inaugurata. Problemi di bilancio afferma il vecchio assessore<< passato da 40 milioni a 7. I 100 impiegati dell’ex assessorato non sanno cosa fare e quale sarà il loro futuro. E Renzi ha la faccia tosta di chiamarli fannulloni assieme a tutti gli altri impiegati statali. Certo li vuole licenziare!
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