Come componente USB in RSU abbiamo ripetutamente tentato di proporre e condividere posizioni unitarie, onde evitare divisioni a danno dei lavoratori.
Purtroppo le assemblee plenarie della RSU troppe volte sono state disertate da alcune componenti sindacali, con argomenti che ci sembrano chiaramente pretestuosi e che si prestano alla fine per fare il gioco della controparte. E' un copione oramai noto quello che vede le stesse sigle sindacali firmare il contratto integrativo in mancanza di un accordo unitario all'interno delle Rappresentanze Sindacali Unitarie, cioè di quell'organo eletto direttamente dai lavoratori.
Nel dettaglio, l'integrativo 2018 presenta uno scenario sconfortante per i lavoratori, altro che mirabolanti conquiste come qualcuno ha osato scrivere. A fronte di una misera mancia nell'IPO (+ 64.551 euro), vedremo salire i fondi per le indennità degli EP (+ 62.951 euro) e l'aumento vertiginoso dello straordinario (+ 105.000 euro), il personale TA dell'Ateneo di Bologna vedrà svanire ancora una volta la possibilità di fare una seria e forte tornata di PEO. In pratica, le risorse utilizzabili per le PEO, derivanti dalle ria e dai delta cessati, sono andate a rimpinguare il fondo per le indennità di posizione/ risultato e lo straordinario, più un contentino nell'IPO.
Se consideriamo che le voci relative alle indennità di posizione e di risultato impegnano oltre un terzo delle risorse del fondo accessorio e che l'Amministrazione negli anni scorsi aveva utilizzato tale motivazione per negare l'avvio delle PEO e si era impegnata a contenere l'aumento di tali indennità, se consideriamo che l'aumento delle prestazioni a pagamento e la successiva ripartizione avvengono a cose già fatte e con modalità che ci paiono soggette all'estrema discrezionalità, tutto ciò è ancor più inaccettabile.
Dopo anni di blocco salariale, di riorganizzazione continua, farraginosa e nebulosa, che ha aggravato i carichi di lavoro e reso più complesse le procedure, di un continuo peggioramento del clima lavorativo, di riduzioni consistenti di organico, pensiamo che l'Amministrazione potrebbe e dovrebbe fare molto di più.
Riteniamo pertanto che, in virtù degli accordi sottoscritti, i risultati siano i seguenti:
1) una drastica riduzione dei sussidi e l'introduzione della polizza sanitaria privata obbligatoria per tutti, senza contare la non trascurabile minaccia che allo scadere dell'attuale triennio tali somme (oltre 1 milione di euro) potranno essere decurtate dal fondo accessorio per mantenere il finanziamento della polizza, a scapito di quelle voci di cui beneficiano tutti i lavoratori, come ad esempio l'IPO;
2) vertiginoso aumento dello straordinario a scapito di quelle risorse del fondo accessorio che potevano essere usate per le PEO;
3) Posizione organizzativa per ben il 20% dei lavoratori (come dire…..una responsabilità non si nega a nessuno...);
4) PEO? Forse l’anno prossimo per il 13% dei lavoratori, se il collegio dei revisori..., se lo spread …, se la congiuntura astrale ….
Insomma, care/i colleghe/i, ci sembra francamente inconcepibile sentirsi rispondere dall'Amministrazione che non ci sono i fondi ogni qual volta si chiede di valorizzare il personale TA, mentre poi le risorse vengono trovate subito quando si tratta della polizza sanitaria o dell'aumento delle indennità per le posizioni organizzative, del Rettore, del DG, dei Direttori di Dipartimento, etc.
Ovviamente non firmeremo questo contratto integrativo a differenza di qualcuno che come sempre canterà vittoria... chissà perché!
USB Unibo