“È una scelta inusuale portare una lotta sindacale in una galleria d’arte. Ma quello dei modelli viventi è un lavoro unico: ha a che fare con l’arte e con l’ispirazione che dovrebbe nutrire l’artista”, così Antonella Migliorini, del Coordinamento Modelli delle Accademie delle Belle Arti e Licei artistici, presenta la protesta-performance che si terrà lunedì 6 aprile a Firenze, presso Galleria «ART in progress», in occasione dello sciopero nazionale dei modelli viventi indetto dalla RdB-CUB.
“Con questa performance i modelli vogliono protestare per chiedere la stabilizzazione del loro contratto, facendo vedere al pubblico il senso del loro lavoro – spiega Migliorini – un lavoro pesante, ancor più in una condizione di precarietà: il corpo nudo costretto all’immobilità per ore, il tempo necessario all’artista e allo studente per realizzare l’opera. Verrà mostrato il momento vivo che precede la creazione artistica – prosegue la modella - la fantasia, quell’essere muse, quel sogno, quello spirito che accumuna modelli e artista, quel voler essere ciò che non si è, quel voler schiudere ciò che ancora non c’è, e che deve creare una nuova forma. Perciò si rivendica il ruolo stabile di questa figura professionale, tanto piú nell’avanzante riforma che riduce drasticamente pittura e scultura ed elimina senso e importanza di quanto è fondamentale: lo studio del corpo umano”, conclude Migliorini.
La protesta-performance intitolata “L’età d’oro delle muse” è composta da una mostra di manifesti, curati e creati da Massimo d’Andrea, e dalle performances delle modelle, curate da Franco Bugatti. Verrà presentata alla stampa in un’anteprima che avrà luogo alle 11.30 sempre presso la Galleria «ART in progress» di Firenze, nel corso di una conferenza stampa.
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