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Servizi ambientali

Lettera aperta al Sindaco Gualtieri: i lavoratori AMA aderenti ad USB esprimono preoccupazioni sulla tenuta aziendale

Roma,

I lavoratori e le lavoratrici AMA aderenti ad USB sono con la presente ad esprimere forti preoccupazioni sulla tenuta dell’azienda.

AMA SPA continua a dare segni di forte instabilità: a cominciare dalla totale assenza di una leadership credibile e collettivamente riconosciuta. Infatti, è di inizio anno la denuncia proprio al Presidente di Ama, Daniele Pace, che si sarebbe reso colpevole di molestie sessuali nei confronti di un’alta dirigente. Lo stesso Pace che solo un anno fa vantava il suo “pugno di ferro” nei confronti degli inidonei. L’arroganza che caratterizza questa presidenza ha palesato sin dal suo insediamento un’assoluta non curanza del destino dei tanti lavoratori e lavoratrici, ma anche uno scollamento tra la parte dirigenziale -che dispone- e gli operai, sui quali ancora una volta si consuma il bello e il cattivo tempo dell’azienda.

Uno scollamento e una distanza che rispecchia anche un lungo triennio di relazioni sindacali e industriali ridotte all’osso, e soprattutto di relazioni sindacali ristrette agli interlocutori sindacali più accomodanti.

Ed è sempre in questo triennio che è stata fatta la nomina, senza bando e senza concorso del numero 2 di AMA. Ad ottobre 2022 il Presidente Pace -col benestare del Sindaco Gualtieri- nomina appunto Antonio Migliardi a Direttore del personale. Oggi anche su questa nomina è aperta un’inchiesta, e Migliardi ha soltanto annunciato le sue dimissioni, senza aver fatto un passo in tale direzione.

Le caratteristiche che oggi definiscono AMA SPA sono proprio nel segno di questa arroganza e scarsa affidabilità; caratteristiche che stanno spingendo l’azienda alla deriva.

E sembra che a questa Giunta manchi la volontà di riprendere il timone della barca.

Caro Sindaco Gualtieri, noi non eravamo nelle foto dei neoassunti, siamo lavoratori e lavoratrici storici di AMA e non possiamo fingere di non vedere lo sfacelo. E non possiamo neppure tacere sulla gravità e sulle conseguenze che sono state prodotte dal lungo disinteresse nei confronti di AMA, che sembra vogliate smantellare. E non possiamo neppure più tollerare il bavaglio che viene messo alle organizzazioni sindacali che vengono estromesse da ogni forma di confronto allargato.

E per questo chiediamo direttamente a Lei, Sindaco Gualtieri, poiché sua è stata la scelta di affidare la gestione ad un management proveniente da INVITALIA con a capo Migliardi alle Risorse Umane e Pace alla Presidenza. Il risultato è stato un netto peggioramento delle condizioni dei lavoratori, annichiliti e terrorizzati dalla gestione autoritaria di Migliardi che impone al personale con disabilità e con mansioni ridotte la sospensione della retribuzione, trasferimenti coatti, licenziamenti, trasformazione dell’orario full time in part time.

In questi ultimi anni abbiamo subito un attacco che ha colpito le radici della democrazia: sono stati annullati i nostri diritti di scelta ed elezione delle nostre rappresentanze, e CGIL CISL UIL e FIADEL pur di non affrontare pesanti sconfitte perseverano nella non indizione delle elezioni, assumendo in maniera unilaterale tutte le prerogative della rappresentanza senza mandato dei lavoratori. E stessa sorte, forse anche più preoccupante, è quella degli RLSSA, rappresentanti che si occupano della salute e della sicurezza, costretti a prorogare il loro incarico in attesa di nuove elezioni, ma che in questi anni si sono ridotti di numero in conseguenza di scelte professionali diverse, e per tale ragione oggi non è più possibile garantire la supervisione e la tutela necessaria da tutti i rischi a cui siamo sottoposti.

È stata comoda a tanti, e per troppo tempo, la narrazione fantasiosa che addossava a noi lavoratori e lavoratrici le responsabilità della cattiva gestione dei rifiuti della capitale.

Ormai, però, quel racconto non tiene più e le responsabilità politiche e dirigenziali non solo sono chiare, ma sono sotto gli occhi di tutti.

Adesso caro Sindaco, noi ci aspettiamo che lei voglia assumersi la responsabilità di questa situazione, e che faccia la cosa giusta: SOSPENDERE IMMEDIATAMENTE PACE.

A noi sembra evidente e necessario che Pace, in considerazione del ruolo dominante che ricopre in AMA, alla luce della denuncia ed aldilà degli esiti giudiziari, debba immediatamente dimettersi. Ed invece non soltanto non si dimette, ma continua a conservare tutte le prerogative del suo ruolo, e -connessa alla sua posizione- tutta la libertà di condizionare e scoraggiare eventuali altre testimonianze.

La violenza di genere non si combatte con promesse e belle parole, ma solo agendo. Ed è questo che le chiediamo di fare: prendere posizione e sospendere Pace per garantire un’indagine trasparente.

Noi lavoratori e lavoratrici pertanto chiediamo al Primo cittadino un impegno concreto e fattivo, per il ripristino di legalità e democrazia in AMA, a cominciare da questa brutta vicenda in cui -responsabile o no- è coinvolto il Presidente Pace.

 

Gli iscritti USB di AMA SPA