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Lettera aperta alla signora Cisl della sede Inail di La Spezia, ma non solo

Nazionale,

Gentile signora  CISL,


abbiamo preso visione del suo commento  di risposta alla mail inviata dalla  USB della Sede Inail di La Spezia con la quale veniva girata a tutto il personale della Sede, per doverosa informazione, la dichiarazione rilasciata dalla USB al tavolo ARAN in occasione della firma del Contratto Funzioni Centrali.


Notiamo  con molto piacere che evidentemente,   seppur rivesta una carica importante quale quella di delegata di una federazione “di peso”  come sicuramente  è la CISL , è veramente a corto di argomenti. Ci saremmo infatti aspettati , se proprio un commento si voleva fare, anche se  forse sarebbe stato meglio tacere,  un’argomentazione dettagliata sui contenuti della dichiarazione  da noi rilasciata. Qualcosa che contestasse, con cognizione di causa,  ad esempio il nostro giudizio sull’assurdità dell’elemento perequativo che rappresenta una “una tantum” , destinata ai lavoratori delle Aree a e B solo per quest’anno;  o che contestasse  il nostro giudizio sul fatto che il contratto non dà risposte sufficienti sul piano economico ai lavoratori e alle lavoratrici del comparto dopo otto anni di blocco contrattuale, come potremo toccare con mano con i prossimi cedolini. 

O un commento che  mettesse in evidenza il fatto che, contrariamente a quanto sostiene la  USB,  questo è un buon contratto perchè…  Mettiamo  i puntini di sospensione perché francamente facciamo  fatica a trovare  anche un solo argomento che possa indurre un’Organizzazione Sindacale che stia veramente dalla parte dei lavoratori a sottoscrivere un così pessimo contratto. Il peggiore  che sia mai stato fatto in assoluto, che non ha neanche affrontato il problema dell’ordinamento professionale, negando risposte concrete ai lavoratori delle Aree A e B, afflitti dal problema del mansionismo. Non c’era tempo,  lo dichiara il contratto all’art.12 quando afferma “…avendo ritenuto necessario non pregiudicare la sollecita definizione del presente CCNL…”. Non c’era tempo, altrimenti gli “arretrati” non sarebbero arrivati prima delle elezioni politiche del 4 marzo.


Ed invece lei, gentile signora, si limita ad un banale  e superficiale commento di sufficienza sulla questione della firma, non degno di un rappresentante sindacale che si rispetti. Riportiamo le sue testuali parole: “ Sì (l’accento lo abbiamo messo noi) peccato poi firmarlo fra 10 gg…………………………… sarà mia cura girare la sottoscrizione del contratto da parte di USB appena avverrà………. (per inciso, bastano tre puntini!)”.


Bene, cara signora, ci dispiace molto deluderla, ma la USB non firmerà il contratto fra 10 giorni. Abbiamo già dato mandato al nostro studio legale di impugnare l’art. 7 ( non sappiamo se ha capito a cosa ci riferiamo)  perché contiene una previsione  palesemente antidemocratica, che non abbiamo paura a definire di stampo fascista. Perché solo così si può definire la scelta di  escludere dal tavolo della contrattazione integrativa tutti coloro i quali, pur essendo rappresentativi e partecipando ai tavoli per il rinnovo dei CCNL, osano non essere d’accordo con chi, in chiara funzione preelettorale, svende diritti e salario dei lavoratori. Perché è questo che è successo, ci dimostri il contrario.


Ognuno fa le sue scelte e se ne assume le responsabilità. La sua Organizzazione Sindacale non si è nemmeno posta il problema se questo fosse o meno un buon contratto: il 30 novembre 2016 ha firmato un protocollo d’intesa con il Governo e,  fuori dai tavoli di trattativa, senza sentire i lavoratori, ha deciso di accontentarsi di 85 Euro medi, lordi e a regime. Condizionando in questo modo tutta la trattativa “vera” successiva.  E tutto per consentire al Governo di sbandierare ai quattro venti, a pochi  giorni dal referendum costituzionale del 4 dicembre 2016, che i contratti per il pubblico impiego erano ormai cosa fatta, visto l’accordo con i sindacati! Tutto per niente, tra l’altro, visti i risultati del referendum che hanno sonoramente bocciato la riforma costituzionale.


Noi le nostre responsabilità ce le  assumiamo tutte, cara signora CISL e non accettiamo lezioni da nessuno.  Tantomeno da lei.
Stia serena … anzi,  #StiaSerena e  si preoccupi della firma della CISL  e non di quella della USB. A quella ci pensiamo noi.


Esecutivo Nazionale USB INAIL