A tutti gli iscritti
al Coordinatore Nazionale della Cub Scuola
Al Coordinamento Nazionale della CUB e della Cub Scuola
a tutte le Federazioni della Cub Scuola
La Cub Scuola di Roma verso l'Assemblea Nazionale del 22/24 maggio
per un vero dibattito nella Cub Scuola
Il Coordinamento della Cub Scuola di Roma ha convocato per il giorno 22 aprile, presso la sede di Via dell'Aeroporto 129 dalle ore 17 alle 20, la prima parte della Assemblea provinciale degli iscritti della Cub Scuola con il seguente ordine del giorno:
1) relazione sul documento nazionale per la preparazione dell'Assemblea Nazionale della Cub 22/24-05;
2) dibattito sul documento, lo stato della Confederazione e le nostre proposte;
3) votazione per la partecipazione alla Assemblea Nazionale ed elezione dei delegati alla Assemblea Regionale.
Durante la seduta verrà presentato il documento redatto dal Coordinamento di Roma specifico per la discussione sulla scuola, la nostra attività e le nostre proposte per il futuro.
La seconda parte dell'Assemblea si svolgerà il 6 maggio dalle ore 17 alle 20 con il seguente ordine del giorno:
1) Relazione sul documento proposto dal coordinamento provinciale;
2) dibattito sul documento;
3) elezione dei delegati per la prossima Assemblea Nazionale della Cub Scuola.
E' quasi un anno che si discute all'interno della Cub Scuola della necessità dell'Assemblea Nazionale di categoria e l'esigenza di avere una nostra linea di condotta, un nostro percorso di lotta e di costruzione del sindacato è diventata un'esigenza primaria.
Analizzare lo sviluppo della politica governativa nei confronti della scuola, di cui stiamo vedendo solo le prime mosse, le modificazioni avvenute in questi anni nelle condizioni di lavoro, ragionare sullo stato effettivo del livello di coscienza e di organizzazione tra i lavoratori e su come attrezzarci nella nuova situazione è il primo passo per costruire una effettiva possibilità di riscossa per i lavoratori. In questi mesi abbiamo visto la ripresa di una certa mobilitazione e una richiesta d'intervento che però purtroppo ci ha visti troppo spesso spettatori piuttosto che attori, a volte per nostra incapacità ma in generale immobili e sopraffatti dalla mancanza di un centro e una struttura nazionale che desse stimolo e prospettiva al lavoro di ognuno.
Eravamo giunti alla definizione di una data per l'Assemblea Nazionale della Cub Scuola, l'8/9 maggio, a definire le regole secondo criteri democratici e condivisi, si era stabilito di avere un documento nazionale per febbraio e un calendario di assemblee provinciali.
Sapevamo tutti che il dibattito/scontro all'interno della Confederazione avrebbe influenzato in modo determinante il nostro lavoro, non fosse altro che il coordinatore della Cub Scuola è uno dei sei Coordinatori Nazionali della Cub. Avevamo però fatto, credendoci, la proposta di entrare nel merito delle questioni ed avviare un dibattito profondo che ci consentisse di raggiungere il massimo di consapevolezza per fare delle scelte così importanti. Abbiamo sostenuto, quando era il momento, le proposte unitarie che richiamavano il Nazionale della Cub alla sua responsabilità verso tutti noi: tutto questo quando oramai le questioni erano già stabilite altrove. Questa è la amara definitiva consapevolezza di questi giorni. Fino al 4 aprile il coordinamento nazionale della Cub Scuola stava discutendo una proposta “unitaria”, invece di preparare l'Assemblea della CUB SCUOLA, si è parlato di proporre, al Nazionale, le dimissioni di tutti i suoi membri per manifesta incapacità (per essere sostituiti da chi? e soprattutto eletti da chi?) con il compito di indire una Assemblea Nazionale Unitaria al più presto, il nostro coordinamento si sforzava di individuare la formula più consona mentre, forse, era già pronta la convocazione della riunione del 6 maggio firmata da Scarinzi, Tiboni e Montagnoli.
Il metodo è lo stesso che abbiamo visto per lo sciopero del 12 dicembre, si è indetto lo sciopero due giorni prima di un coordinamento nazionale della scuola, lo sciopero che ha segnato un colpo tremendo a tutto il movimento della scuola. Questa convocazione, come la lettera del 14 aprile di Mario Carucci della Cub Lazio, con la proposta addirittura rinviare l'Assemblea Nazionale di maggio, sempre a data da destinarsi, sono -a questo punto- atti che mostrano in modo chiaro la completa incapacità di proporre una via seria, magari diversa, ma rispettabile. Si usano parole e richiami all'unità e quasi ci si sorprende che ad un mese dall'Assemblea Nazionale nessuno prima di loro abbia avuto l'idea di “rinviarla”.
Questi dei fatti ci danno ulteriore conferma della necessità della scelta coragiosa dei compagni che si sono assunti la responsabilità di condurre la Cub all'Assemblea Nazionale.
Oggi 19 aprile a 9 giorni effettivi dall'Assemblea Nazionale della Cub Scuola, non abbiamo ancora un documento nazionale su cui chiamare a discutere i compagni e gli iscritti tutti, non è stato stabilito un calendario nazionale delle assemblee provinciali. Questo è un fatto, non un'opinione o un giudizio personalistico: la Cub Scuola in questo modo si appresta a fare un'Assemblea Nazionale valida solo la conta dei voti.
Proponiamo lo spostamento della Assemblea Nazionale della Cub Scuola per fine maggio, cioè ad un mese effettivo dalla pubblicazione del documento nazionale per permettere di organizzare in tutte le province dove siamo presenti (anche al sud), un dibattito vero. Darlo per scontato, dunque inutile, significa aver maturato l'idea e sostenuto la frantumazione della Cub Scuola.
Per dare modo a tutti i compagni di poter scegliere liberamente di aderire all'Assemblea Nazionale del 22/24 maggio, chiediamo al Coordinatore nazionale della Cub Scuola che fornisca alle varie federazioni l'ultimo elenco di dicembre degli iscritti a livello regionale, in modo da poter certificare il numero effettivo degli iscritti ai Comitati Regionali. Roma richiede, come deciso dal coordinamento anche gli elenchi del sud.
Se entro il 27 aprile non arriverà il documento nazionale, proporremo la convocazione urgente del coordinamento nazionale per vagliare le eventuali proposte di documenti e per l'attuazione delle decisioni prese nei precedenti incontri.
La Cub Scuola è di chi la fa e noi, come i compagni di Torino, Milano, Bologna e tutti gli altri sentiamo di averne la responsabilità, non lasceremo che venga frantumata nel silenzio della “normale amministrazione”.
Vi stringiamo forte la mano
Il Coordinamento provinciale di Roma