Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

Area discussione

Lettera dei delegati Unicoop Tirreno

Roma,

Carissime/i,

 

in un contesto di crisi economica globale sarebbe superficiale pensare che le ricadute della stessa e il conseguente calo dei consumi delle famiglie italiane non coinvolga anche il settore della grande distribuzione.

 

A dire il vero i primi segnali li stiamo già scontando, con piccole e grandi ristrutturazioni aziendali quali i licenziamenti alla Carrefour e l’attuazione della procedura di mobilità alla Metro, e con i continui contenimenti di costi delle altre catene.

 

E’ chiaro che in questo contesto non possiamo più permetterci un’attività sindacale finalizzata soltanto alla conflittualità aziendale, che è la principale attività che il sindacato deve svolgere, ma che deve essere accompagnata da una politica sindacale che crei un’ intervento nazionale di settore per dotarci degli strumenti atti a costruire le risposte necessarie all’attacco delle aziende. Una azione sindacale che,  sempre più condivisa con la base, favorisca la crescita di coscienza e di consapevolezza di tutti i Lavoratori.

 

Le principali catene della Grande Distribuzione sono radicate in tutte le regioni, da nord a sud, e quello che per ora è un limite per le nostre rivendicazioni sindacali, ovvero la frammentazione, dobbiamo trasformarlo in un’opportunità, dobbiamo favorire il radicamento capillare della CUB e proporre ai Lavoratori un modello sindacale in cui si possano riconoscere, che li coinvolga nelle scelte che li riguardano, favorendo la democrazia dal basso e la partecipazione.

 

Il congresso del privato di Sirmione ha, a nostro avviso, mostrato i limiti della confederazione, molti degli iscritti non hanno saputo neppure dell’evento, e l’elezione dei quadri dirigenti (con il rispetto per tutti gli eletti), è sembrata più una nomina che un reale esercizio democratico. Noi crediamo che questo vada in conflitto con l’essenza stessa del sindacalismo di base, crediamo anche che il congresso della CUB a Cattolica del 22/23/24 maggio possa rappresentare un’opportunità da cogliere per cercare tutti insieme, senza preconcetti, di sviluppare un dibattito che porti tutta l’organizzazione a migliorare e rendere più efficiente una delle realtà sindacali di base più grandi d’Europa.

 

Non cogliere questa opportunità sarebbe non ascoltare la voglia di unità che i lavoratori ci hanno più volte dimostrato premiando tutte le iniziative del patto di base e costituirebbe, nello stesso tempo, un’ indebolimento della CUB in cui in molti hanno riposto fiducia.

 

Comunichiamo la nostra disponibilità a partecipare al congresso regionale del Lazio e a quello nazionale di Cattolica.

 

I Delegati Unicoop Tirreno

 

Trevisan Stefania (RSU COOP Laurentina)
Iacovone Francesco (RSU COOP Laurentina)
Ciucci Daniela (COOP Pomezia)
Lucentini Serena (IPERCOOP Euroma2)
Sauro Monteneri (IPERCOOP Casilino)
Francesca Ambrosini (IPERCOOP Casilino)
Paolo Ottavi (COOP Genzano)
Avagliano Andrea (COOP Genzano)
Bandettini David (COOP Largo Agosta)
Macrì Giancarlo (COOP Guidonia)