Libertà di espressione e di parola per tutti i lavoratori,
sui luoghi di lavoro!
La pandemia ha dimostrato, se ce ne fosse stato bisogno, i limiti della libertà di critica e di espressione sui luoghi di lavoro. Sono stati molti i lavoratori che sono stati colpiti da gravi provvedimenti disciplinari fino al licenziamento, per aver denunciato la mancanza di dispositivi di protezione individuale e non solo sui luoghi di lavoro, nonché la cattiva organizzazione .
Anche in Toscana, prima della pandemia si è iniziato con un licenziamento in Publiacqua, poi in continuità sono avvenuti altri due gravi episodi nel settore sanità. Prima l’ASL Nord Ovest dove contro Marco Lenzoni è stato aperto un provvedimento disciplinare, perché si era “permesso” di denunciare la mancanza di DPI. Poi contro un lavoratore di Torregalli il quale è stato licenziato con un falso castello accusatorio, per altro questo lavoratore è anche un delegato sindacale.
Tutti questi episodi sono il frutto di norme repressive introdotte, che in nome della cosiddetta “fedeltà aziendale” vogliono tacitare tutti i lavoratori.
Dopo aver smantellato parti importanti della Legge 300/70, ora vogliono cassare anche la libertà di critica e di espressione, per riportarci nella notte dei tempi.
Nell’esprimere totale solidarietà e vicinanza a tutti i lavoratori colpiti, ci impegneremo insieme a tutti coloro che lo vorranno fare per rimuovere ogni forma di limitazione al diritto di espressione e critica, perché la democrazia non si può fermare sui cancelli dei luoghi di lavoro.
Firenze 22 Giugno 2020
Confederazione USB Toscana