Ci è stato chiesto di fornire alcune delucidazioni ai lavoratori in merito alla “proposta sindacale” (ma definirla proposta è troppo generoso) della CISL FP denominata “Progetto Figli” che è stata diffusa di recente e per la quale è stato chiesto un incontro in sede regionale.
Se la si legge bene infatti, dopo un primo sconcerto su come si possano avanzare richieste di possibili migliorie e o vantaggi per alcuni lavoratori a evidente discapito di tutti gli altri, ci si rende conto della sua reale portata.
Quella sorta di proposta (e ciò i promotori lo sanno bene), non suffragata da alcun riferimento normativo e/o contrattualistico, presentata in un momento di carenza di personale che, specialmente in alcuni uffici delle entrate della Liguria sta assumendo i toni del dramma, appare come un'iniziativa di stampo elettorale alla vigilia delle elezioni Rsu.
La proposta, che prevede l’accumulo di ore extra time (ovvero straordinario), appare alquanto strana se si pensa che a farla è la stessa O.S. che ha firmato un contratto che rigidamente regolamenta (art. 25 del CCNL) quali sono le condizioni per l'effettuazione di tali ore e che esse non possono essere concesse sulla base di una situazione personale o famigliare del dipendente.
Un’impostazione di questo tipo sarebbe infatti discriminatoria e potrebbe prestarsi a speculazioni anche a spese degli stessi dipendenti.
Oltretutto nei periodi estivi, dove si dovrebbero concentrare i riposi per i fruitori del progetto figli, sarebbero costretti a lavorare solo coloro che non ne hanno, che magari però hanno dei genitori anziani e non possono usufruire delle ferie per mancanza di personale.
Infatti in tutte le realtà lavorative ci sono molte persone che affrontano problematiche altrettanto reali ed urgenti, ma, ferma restando la solidarietà umana che si deve a questi colleghi, tutti i lavoratori, anche quelli che per loro fortuna non hanno problemi a casa, hanno diritto alle ferie, al riposo, a godere dei propri affetti e interessi ecc…come del resto sancito dalla legge.
E’ evidente che questo “diritto”, stante la situazione attuale non sarebbe più garantito se davvero fosse sancito un privilegio di quel tipo.
Inoltre, bisognerebbe ricordare che, quando un sindacato ritiene carenti delle norme contenute in un contratto, dovrebbe richiedere di ampliare al massimo la platea dei fruitori e non creare solo una piccola categoria di beneficiari, e non fare in modo di limitarli ad una sola categoria di lavoratori.
E' questa la strada che riteniamo debba essere seguita, ovvero l'estensione dei diritti.
Restano le esigenze dei lavoratori cui bisognerebbe dare risposte serie, e non giocare sulle boutade elettorali
In ogni caso USB vigilerà su tutte le contrattazioni in merito, per tutelare tutti i lavoratori ed impedire discriminazioni di qualunque tipo.
Coord. Regionale USB AA.FF. Liguria