L'inps sta per inviare ai pensionati che hanno richiesto l'applicazione della sentenza della Corte Costituzionale il seguente messaggio:
....E RILANCIA :
la feroce offensiva contro pensioni e pensionati da parte del Presidente Boeri non conosce limiti e no perde occasione per riproporsi in tutta la sua astiosità. Il vero pensiero di Boeri è che le pensioni erogate dalla previdenza pubblica sono un privilegio e uno spreco. A fronte della sentenza della Corte Costituzionale 70/2015 che evidenziava il vero e proprio scippo perpretato nei confronti dei pensionati con la mancata perequazione, anziché prendere atto dell'essere in difetto di legge, si nasconde dietro l'applicazione dei provvedimenti del governo Renzi che ci ha regalato la mancia dei rimborsi. In riferimento sai ricorsi messi in atto dai pensionati ora occorre aspettare un'ennesima pronuncia della Corte Costituzionale sulla legge 109/2015 che elargiva i rimborsi. Nel frattempo è maturata la prescrizione per la perequazione delle pensioni dell'anno 2012, ma
non per quelle dell'anno 2013 per le quali è ancora possibile inviare la diffida che interrompe proprio i tempi della prescrizione. Le ordinanze dei tribunali finora interpellati rinviano di un anno le udienze e rinnovano il quesito alla Corte Costituzionale che dovrebbe esprimersi nel prossimo futuro. Questa palese negazione di un diritto ha determinato oltre che un danno per i pensionati interessati un vero e proprio mercato dei ricorsi legali che non hanno alcun esito reale perché solo la pronuncia della Corte Costituzionale può modifica la legge 109/2015 che ha istituito i rimborsi.
Come se tutto ciò non bastasse il Presidente Boeri si lancia in una nuova crociata che possiamo riassumere in alcuni punti salienti:
• Il recupero del calcolo dell'inflazione, stiamo parlando dello 0,1% che tradotto in soldoni fa 25 - 30 euro in un anno, prevedendone anche la rateizzazione. Un provvedimento che il ministro Poletti intende rinviare all'anno prossimo con un emendamento al milleproproghe. Rinviare non annullare, significa che comunque quei soldi verranno prelevati dalle pensioni, a quei pensionati che vantano crediti di migliaia di euro per la mancata perequazioni. Come se non bastasse Boeri alimenti lo scontro tra poveri urlando che il mancato recupero dell' 0,1% comprometterebbe la lotta alla povertà da parte del governo. La lotta alla povertà si basa su "rendere poveri quelli che ancora non lo sono". È questo il modo di separare previdenza e assistenza come tutti auspicano ?
• La questione del giorno bancabile per l'erogazione delle pensioni rivela la dimensione bottegaia che gioca sugli interessi bancari accumulai ritardando l'accredito dell'assegno pensionistico con evidente danno dei pensionati.
• La 14a mensilità promessa alle pensioni fino a mille euro mensili, a seguito della presentazione del modello red ( la dichiarazione della situazione reddituale dei pensionati) e basta quindi una minima variazione del reddito per vedersi ridurre l'assegno e perderlo addirittura, viene presenta da Boeri come la rapine delle pensioni future ei giovani. La pervicacia di Boeri nell'alimentare lo scontro generazionale con la narrazione che i pensionati attuali affameranno i pensionati futuri è sistemica. Tanto è vero che ha introdotto il principio del "debito implicito".
• Ma l'appetito sappiamo che viene mangiando e il buon Boeri mette in discussione il calcolo della pensione asserendo che prendere in riferimento gli ultimi dieci anni di lavoro è un altra ruberia dei pensionati. La sua idea di imporre il calcolo contributivo ai pensionati in essere è viva e lotta insieme a lui.
• Quello che invece va bene è l'ape e l'Inps di Boeri, assumendo il nuovo ruolo di promotore finanziario, invierà 150.000 nuove buste arancioni a lavoratori che potrebbero accedere all'ape. Le buste arancioni che non vengono inviate ai lavoratori immigrati che rientrano nei loro paesi per poter acquisire i loro contributi, vengono invece inviate per sostenere gli affari di banche e assicurazioni. Ma chi le paga ? questi soldi spesi per la spedizione secondo il Professor Boeri non affamano nessuno, non rubano la pensione ad alcuno, ma non era l'Inps quella che denunciava il buco di bilancio, forse lo avranno sanato.
È evidente che non possiamo essere spettatori passivi di fronte a questo scempio né possiamo accettare che l'Inps sia governato dal Professor Boeri che è bene ricordarlo aveva scelto un direttore generale evasore contributivo. Sarà stato un caso. Ne il governo può fingere che Boeri sia una variabile indipendente o impazzita per cui può dire e fare tutto quello che vuole. Riprendere la campagna "Liberare l'Inps" unitamente ai lavoratori dell'Inps, diventa ogni giorno che passa una necessità vitale. Così come dare voce e soggettività ai pensionati diventa una condizione ineludibile per una opposizione sociale vera e strutturale. Questo è quello che Usb Pensionati ha in animo di fare costruendo le alleanze con i settori sociali come i giovani, che il presidente dell'Inps vorrebbe vedere scontrarsi con noi.
USB PENSIONATI