Al Direttore Regionale CN.VVF Toscana
Ing . Marco FREZZA
e p.c.
Alla Direzione Centrale Risorse Logistiche Strumentali
Ing. Stefano MARSELLA
Responsabile dell'ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali
dott.ssa Renata CASTRUCCI
Oggetto: liquido schiumogeno. Conformità e scorte in Toscana.
Gentile Direttore,
nonostante già nel 2019 una nota circolare DCEMER nelle “raccomandazioni” riportasse correttamente la Direttiva 2006/122//EC con la conseguente indicazione di sostituire i liquidi schiumogeni in dotazione di tipo “fluoroproteinico” sugli automezzi in dotazione e la stessa indicasse le corrette modalità di smaltimento del liquido considerato dalla UE “rifiuto speciale” destinato al solo incenerimento, in questa regione si è continuato impunemente ad usare un prodotto vietato.
Prodotto vietato in grado di inquinare fortemente le aree con cui viene a contatto.
Basta immaginarsi gli scenari di intervento del CNVVF con impiego di schiumogeno, autoveicoli, edifici industriali, pneumatici e tutti quelle situazioni in cui è indispensabile la sottrazione del comburente all’incendio, per capire quanto pericoloso possa essere il suo impiego.
Pericolosità di inquinamento, rilevabile dal privato con l’ausilio di ditte specializzate ma anche dalla pubblica ARPAT, che determinerebbe le responsabilità di possibili reati ambientali al ROS ed alla squadra stessa.
In molti comandi la situazione è al limite e le scorte di liquido schiumogeno conforme, il tipo sintetico, sono pari quasi a zero, costringendo automezzi APS ad intervenire senza il mezzo estinguente, compromettendo la capacità ed efficacia del soccorso e la sicurezza dei lavoratori, costretti ad operare senza un fondamentale strumento di estinzione di incendi.
Un ritorno indietro di 50 anni in regione.
Le chiediamo quindi, quando intende ripristinare la capacità del soccorso dato che la situazione è in essere da settimane, causata da una cattiva gestione di codesta Direzione Regionale che evidentemente si è “dimenticata” di questo accessorio……
La presente vale come diffida a compiere gli atti necessari per non gravare le responsabilità civili e penali sui lavoratori VVF, in particolare i ROS, vittime di un sistema incapace ed inefficace di mantenere il minimo indispensabile per la macchina del soccorso.
Le chiediamo anche di verificare del perché il sistema di gestione non ha funzionato e prendere gli adeguati provvedimenti.
Se non giungeranno notizie di ripristino del soccorso dal territorio saremo costretti ad azioni conseguenti.
per il Coordinamento USB VVF Toscana
Claudio Mariotti