I fatti accaduti questa mattina ad Avellino, davanti al magazzino della Antonio Capaldo SpA, confermano che nella logistica c’è un clima di intimidazione e di violenza nei confronti dei lavoratori.
La condizione di diffusa illegalità del settore è nota a tutte le autorità. Ancora una volta un camion ha tentato di forzare un picchetto dei lavoratori in sciopero, rischiando di travolgerli. Il picchetto è stato attuato in occasione dello sciopero odierno dei dipendenti della SVA, la cooperativa che si occupa di logistica per la Capaldo. Bisogna ricordare che la SVA appartiene allo stesso consorzio della ditta per cui lavorava Abd Elsalam, l’operaio ucciso circa due mesi fa a Piacenza mentre lottava insieme ai suoi colleghi.
Lo sciopero di questa mattina è stato indetto contro le disparità di trattamento operate nei confronti di tutti i lavoratori iscritti all’USB, ai quali si pretende di applicare condizioni contrattuali, salariali ed orari discriminanti e peggiorativi. Questa condizione inaccettabile è stata rappresentata a tutti gli organi competenti, tra i quali la Prefettura, nell’incontro che si è tenuto nella stessa giornata di giovedì 17 novembre, ed il Ministro Poletti, in un incontro avvenuto nel pomeriggio del 16 novembre.
La condizione di diffusa illegalità presente nel settore della Logistica è nota a tutti, dall’Ispettorato del Lavoro agli organi nazionali dell’INPS, dalle Prefetture fino al Ministero del Lavoro. L’USB continuerà nella battaglia per la difesa delle vite, dei diritti e della dignità di tutti i lavoratori della Logistica.
Sabato 19 novembre ci incontreremo a Piacenza, nell’Auditorium Sant’Ilario, proprio per rivendicare verità e giustizia per Abd Elsalam, a due mesi dalla sua morte.