La R.S.U. e le Segreterie territoriali FP CGIL – FLP – USB, a seguito del chiaro mandato ricevuto nel corso dell’assemblea svoltasi a Como il 29 marzo u.s., hanno proclamato lo SCIOPERO GENERALE dei lavoratori dell’Ufficio delle Dogane di Como, per l’intera giornata o turno di lavoro, martedì 2 MAGGIO 2023.
La relativa comunicazione è stata inviata alle autorità competenti ed alla controparte datoriale, secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia di scioperi nei servizi pubblici essenziali. Le ragioni dello sciopero sono ben note a tutti i lavoratori, in quanto ribadite nei precedenti comunicati e nelle assemblee che si sono svolte per la proclamazione dello stato d’agitazione. In sintesi, i problemi più gravi che affliggono l’Ufficio delle Dogane di Como (in tutte le sue declinazioni territoriali) riguardano l’annosa carenza di personale – peraltro già oggetto di un precedente stato d’agitazione proclamato nel 2019 – ed i ben noti problemi di sicurezza, pulizia e climatizzazione degli ambienti di lavoro.
Sono state inoltre delegate, sia da parte della direzione regionale, che a seguito di nuove competenze previste dalla normativa unionale, ulteriori nuove attività senza prevedere un’adeguata copertura in termini di pianta organica. Tra l’altro, a causa della carenza di personale, l’amministrazione non riesce nemmeno a garantire in tempi ragionevoli la liquidazione (ferma al 2018) delle indennità accessorie previste dai contratti integrativi decentrati.
Nel corso degli anni dal 2019 ad oggi, la controparte datoriale non è stata in grado – o non ha voluto – fornire risposte adeguate alle istanze dei lavoratori e dei loro rappresentanti sindacali. Facciamo presente che, laddove esista la concreta volontà di agire, gli ostacoli crollino clamorosamente. Ne costituisce un esempio il recentissimo interpello per l’acquisizione urgente di dieci unità di personale da destinare all’Ufficio delle Dogane di Roma 2, pubblicato negli scorsi giorni.
Questa protesta che, per la prima volta da molto tempo, ha visto tanti lavoratori uniti e decisi, riveste un’importanza strategica per la futura contrattazione.
Se restiamo uniti e solidali, possiamo finalmente pretendere risposte concrete e risolutive.
Invitiamo, quindi, tutti i lavoratori a partecipare compatti allo sciopero, dimenticando le divisioni e le rivendicaizoni individuali o di corrente, per ritrovare quella dimensione collettiva che permette di vincere anche le battaglie più difficili.
Da ultimo, ci sembra utile fornire alcune indicazioni di carattere tecnico, al fine di sgombrare il campo da eventuali dubbi e timori.
Lo sciopero, se attuato nel rispetto delle norme che lo regolano, è un diritto sancito dall’art. 40 della Costituzione.
Non è corretto il comportamento di chi, con la scusa di dover organizzare il lavoro, prenda nota dei nominativi dei lavoratori che intendano aderire o meno allo sciopero stesso.
Tale comportamento non è legittimato da nessuna norma che regola il diritto di sciopero e si configura come condotta antisindacale. Nessuno, infatti, né il datore di lavoro né i suoi sottoposti, può condurre indagini di questo tipo, soprattutto a scopo più o meno intimidatorio.
La decisione di aderire allo sciopero è una scelta personale di ogni lavoratore - seppure in un ambito collettivo di rivendicazione - che non è tenuto a comunicare a nessuno, a meno che non rientri nell’elenco dei presidiati, come specificato più avanti nel comunicato. Invitiamo quindi i lavoratori a non farsi in alcun modo intimorire ed a segnalare tempestivamente ai rappresentanti sindacali eventuali ulteriori comportamenti di questo tipo, al fine di valutare se procedere ai sensi dell’art. 28 dello Statuto dei Lavoratori.
Per quanto riguarda i cosiddetti “presidiati”, cioè coloro i quali devono garantire i servizi pubblici essenziali – come sotto specificati - durante gli scioperi, ricordiamo che:
- i servizi pubblici essenziali, definiti per l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli dalla normativa vigente, riguardano esclusivamente il trasporto di animali vivi, farmaci salvavita e merci deperibili. Pertanto, i lavoratori presidiati dovranno limitarsi a svolgere le attività correlate a tali tipologie, a qualunque sezione dell’ufficio appartengano (es. Cassa, Verifiche, Transiti, Viaggiatori, ecc.). Qualora venissero richieste prestazioni non attinenti a quelle previste dalla normativa vigente in materia di sciopero nei servizi pubblici essenziali, si configurerebbe la fattispecie di condotta antisindacale, prevista dal già citato art. 28 dello Statuto dei Lavoratori;
- qualora un lavoratore indicato nell’elenco dei presidiati intenda aderire allo sciopero, dovrà inviare apposita segnalazione all’ufficio personale entro le 24 ore successive al ricevimento della relativa comunicazione, al fine di essere escluso da tale elenco.
Segnaliamo, infine, che – durante gli scioperi – NON È AMMESSO IL RICORSO AL LAVORO STRAORDINARIO.
Abbiamo finalmente l'opportunità di dare un senso compiuto al malcontento generale: passiamo dalle parole ai fatti, aderendo compatti allo sciopero del 2 maggio!
LA R.S.U. DELL’U.D. DI COMO
LE SEGRETERIE TERRITORIALI
FP CGIL
FLP
USB PI Agenzie fiscali