A Pavia, il clima prenatalizio si è trasformato in un’attesa “al freddo e al gelo” soprattutto per le lavoratrici e i lavoratori che prestano servizio presso l’Ex Ufficio Provinciale del Territorio
A causa del mancato funzionamento dell’impianto di riscaldamento da numerosi giorni ormai si lavora negli Uffici a temperature rigide: attraverso la misurazione si è rilevato che la temperatura interna all’ufficio è inferiore al livello minimo previsto dal D.Lgs. n. 81/2008 (T.U. Sicurezza sul Lavoro).
A seguito della denuncia dei lavoratori riuniti in Assemblea e della RSU, la Direzione dell’Ufficio ha posto in essere misure per fronteggiare l’emergenza (spostamento di colleghi verso i piani riscaldati e l’acquisto di 18 termoconvettori) che si sono rivelate inadeguate.
La situazione è peggiorata all’inizio della settimana quando anche l’impianto di riscaldamento degli Uffici della Direzione Provinciale di Pavia, con ingresso da Corso Mazzini, ha iniziato a fare i capricci, facendo registrare un calo delle temperature al Front Office.
I lavori di sistemazione dell’impianto potrebbero protrarsi per un tempo indefinito, così come il disagio per chi lavora. Tale situazione, così, come per altri Uffici della Lombardia, è emblema di carenze di carattere strutturale che non andrebbero affrontate con una logica emergenziale e a ridosso delle criticità ma con interventi organici, strutturali e preventivi che tengano in debito conto sia della vetustà che del rispetto degli adempimenti riconducibili alla responsabilità contrattuale dei locatori degli immobili.
Per questi motivi, USB, di concerto con il rappresentante per la sicurezza dei lavoratori e la FLP, ha richiesto l’intervento urgente dell’ATS per le verifiche sulle temperature e l’adozione dei procedimenti necessari per tutelare la salute di tutte le lavoratrici e lavoratori, trasmettendo copia di tale missiva alla competente Direzione Regionale della Lombardia.
In allegato la lettera trasmessa agli organismi preposti