[...] Sono passati 10 mesi dall’accordo del 23 settembre 2009 sulla mobilità interregionale e, se tutto va bene, dovremmo fissare i criteri entro il 30 settembre 2010 così come stabilito nell’accordo del 21 luglio in cui si sono “ricucite le relazioni sindacali” e nell’incontro del 28 luglio in cui l’Amministrazione ha cominciato a “svelare” alcuni parametri di scelta per la mobilità interregionale.
La parte pubblica ha dichiarato che non bisogna “ghettizzare” i lavoratori degli uffici territoriali che svolgono un lavoro altamente professionale, mentre nelle costituenti e costituite Direzioni provinciali si respira un clima in cui sembra che si dividano i lavoratori di serie A da quelli di serie B. A detta dell’Amministrazione dovrebbe essere compito dei Direttori provinciali motivare i lavoratori e coinvolgere anche le RSU in questo delicato compito di riorganizzazione.
Come USB abbiamo fatto notare che queste affermazioni devono essere trasformate in precise e puntuali indicazioni che la Direzione regionale deve imporre ai propri direttori provinciali e che sarebbe anche il caso di svolgere dei corsi di formazione sulle corrette relazioni sindacali da tenere con le RSU e le OO.SS.. Ovviamente, USB, concorda sul fatto che non esistono lavoratori di serie A e B, ma che spesso si scontra con l’Amministrazione quando poi occorre trovare i criteri per incentivare il personale ed allora si scopre che non siamo più tutti uguali. [...]
Scarica il testo integrale in fondo alla pagina.