Nel decreto lavoro è stata inserita la proroga al 31 dicembre per gli LSU, atto necessario, ma niente affatto risolutivo. Le norme vigenti, secondo quanto riferito dal Ministero del Lavoro ai tavoli che si sono tenuti a giugno, porteranno nel triennio alla stabilizzazione del 10% dell’intero bacino di LSU ed ex-LSU. È chiaro quindi che i due mesi di proroga sono ossigeno per i lavoratori, ma non rappresentano la soluzione del problema che passa inevitabilmente per la presa in carico del problema da parte di tutto il Governo.
Sappiamo bene che per risolvere i nodi della vertenza, risorse e deroghe assunzionali, serve un’azione congiunta del Ministero del Lavoro e della Funzione Pubblica. Azione che finora non c’è stata.
Sicuramente questi due mesi in più ci consentono di lavorare sull’inserimento di provvedimenti nella prossima legge di bilancio, ma senza la volontà politica del Governo, complessivamente inteso, sarà difficilissimo arrivare a soluzione.
In assenza di segnali in questo senso, sarà inevitabile un rilancio delle lotte.
USB Pubblico Impiego