LETTERA APERTA
AI CITTADINI DI MOLFETTA
IN OCCASSIONE DELLO
INDETTO DALLE RDB IL 5 FEBBRAIO 2010
Siamo i 30 Lavoratori Socialmente Utili del Comune di Molfetta, impegnati da oltre 12 anni a rendere servizi, qualitativamente e quantitativamente, indispensabili in diversi Settori della Pubblica amministrazione:
§ manutenzione delle strade e del verde;
§ assistenza domiciliare;
§ bibliotecari e archivisti;
§ manutenzione impianti sportivi;
§ pulizie;
§ URP;
§ asilo nido;
solo per citarne alcuni.
Oggi, pero, vogliono portare a conoscenza degli Amministratori Comunali e dei politici tutti, cosi come ai molfettesi, la NOSTRA condizione di precarietà in viviamo e lavoriamo,
con un “sussidio statale” di 526 euro al mese,
garantendo comunque il massimo dei servizi per conto dell’Amministrazione Comunale.
Oggi, forse per la prima volta, siamo più convinti che non si possa rinviare ulteriormente e senza prospettive la questione della nostra "stabilizzazione" e cioè della trasformazione del rapporto di lavoro da precario e a nero a contrattualmente, economicamente certo e garantito.
Infatti non ci si può meravigliare se, dopo aver tanto dato all'Amministrazione e alla cittadinanza in termini di servizi e lavoro, chiediamo che coloro che sono Responsabili del nostro futuro e che possono prendere le giuste decisioni in merito lo facciano; e lo facciano nel modo migliore possibile, viste le nostre condizioni e le difficoltà di trovare oggi una sistemazione lavorativa nel mondo produttivo, dal quale siamo già stati espulsi, e ancor più domani, qualora dovessimo ritrovarci di fronte ad ulteriori licenziamenti dopo stabilizzazioni che non fossero veramente tali e di garanzia per il futuro.
Non vogliamo essere assistiti e ancor meno liquidati attraverso false stabilizzazioni che porterebbero al dispendio di ingenti risorse da parte del Comune e dello Stato, a qualità dei servizi pubblici appaltati di scarso profilo qualitativo, soggiacenti a logiche di economicità e mercato poco adatte quando si tratta di servizi pubblici a beneficio dei cittadini e, in particolare, delle fasce più svantaggiate.
E' proprio in questo senso che noi riteniamo di dover indicare, tra le forme di stabilizzazioni previste dalla legge, quelle che servano ad una reale e definitiva soluzione del problema piuttosto che a risolverlo in maniera parziale e affrettata o, ancor peggio, spostandolo un po' più in là e rischiando di farci, tra qualche anno, ripiombare nello stato di disoccupazione.
Quindi, come Lavoratori Socialmente Utili molfettesi, vogliamo avviare un percorso difficile, ma obbligato, di verifica con l'Amministrazione Comunale nel senso di uno spirito costruttivo.
Ci aspettiamo di trovare analoga disponibilità, se non più forte, da parte dei nostri concittadini-Amministratori e dei rappresentanti politici locali “tutti”, che riconoscano il lavoro svolto
in questi anni, spesso svolto a copertura delle carenze di organico dell'ente,
indispensabili per la cittadinanza.
Questo il video della Sciopero e dell'incontro con l'Amministrazione Comunale:
SCIOPERO GENERALE DEI L.S.U.