In questi ultimi giorni, sono avvenuti episodi tanto gravi, quanto inqualificabili. Senza entrare di nuovo nel merito di quanto accaduto, ci preme soffermarci sull’atteggiamento tenuto dai Vertici della Croce Rossa Italiana.
Infatti, a dispetto di quanto spesso enunciato, le più alte cariche della C.R.I., hanno dimostrato scarsa Umanità e poca Neutralità rispetto al deplorevole episodio del 4 giugno u.s.
È passata una settimana senza che nessuno abbia speso una sola parola per censurare quanto accaduto; ne il Commissario Straordinario, ne il Direttore Generale, ne il Comandante del Corpo Militare ne, tantomeno, il Dirigente del Comitato Provinciale di Roma, hanno commentato lo spiacevole episodio; che significato vogliamo attribuire a questo “colpevole silenzio”?
Certamente, quello che si vuol far passare, è un segnale gravissimo; questa Amministrazione, pur di fermare la protesta e il dissenso, si sente autorizzata ad utilizzare qualsiasi mezzo, compresa la forza.
Questo non può e non deve passare! In questi tre anni di gestione Rocca ne abbiamo viste e sentite di tutti i colori, ma mai avremmo creduto che si arrivasse a certi comportamenti avendo la certezza di rimanere impuniti.
Sia ben chiaro, noi non cerchiamo né vendette, né punizioni esemplari (il posto di lavoro è sacro per tutti); certo è che pretendiamo delle spiegazioni e delle scuse ai lavoratori che si sono sentiti colpiti nel loro diritto alla protesta e al dissenso.
Chiediamo a chi legge di immaginare, solo per un attimo, lo stesso episodio a ruoli invertiti; a quest’ora saremmo su tutti i giornali e il colpevole sarebbe già stato avviato al licenziamento.
Cosa ha tutto questo di Umanitario? Cosa ha tutto questo di Neutrale? NULLA.
Dobbiamo renderci conto che questa non è stata, e non è, una gestione democratica, ma è un regime e, come i peggiori regimi, se non sei allineato sei un nemico da abbattere con qualsiasi mezzo.
Pensiamo cosa hanno subito in questi anni i colleghi Vincenzo Lo Zito, Mario Martinez e Anna Montanile; solo per aver denunciato il malcostume che imperava (e impera) in C.R.I., sono stati fatti oggetti di vessazioni, denunce, demansionamento arrivando perfino a denunciare il Lo Zito per vilipendio al Capo dello Stato! E in questo caso? Silenzio assoluto….
Ma si sa in Croce Rossa tutto è lecito; si possono dileggiare i lavoratori, le Organizzazioni Sindacali, l’Ente Pubblico e perfino le Istituzioni.
Proprio l’Ente C.R.I. e le Istituzioni sono stati, in questi giorni, i bersagli preferiti del Sig.Rocca; attraverso il suo giocattolo preferito (il social network Facebook) ha lanciato strali contro dei Parlamentari rei, secondo lui, di essersi permessi di criticare il suo operato e contro l’Ente Pubblico definendolo uno “stipendificio”!
Ma lo stipendificio C.R.I. non è lo stesso che ha permesso al Sig. Rocca (e al Direttore Generale Ravaioli) di guadagnare in tre anni qualcosa come quasi due milioni di Euro? Non è lo stesso che ha permesso allo “staff” del Sig. Rocca di avere una retribuzione per più di tre anni? Chi ha pagato Capi Dipartimento, Addetti stampa, Segretari e quant’altro? Se li ha pagati lei con il suo lauto stipendio, siamo pronti a fare pubblica ammenda.
Se così non fosse le consigliamo vivamente di riflettere prima di sputare sentenze contro l’Ente Pubblico C.R.I., che abbiamo compreso esserle indigesto, ma soprattutto contro i lavoratori che a questo “stipendificio” hanno dato, e continuano a dare, tantissimo. Ancora una volta ha perso un’occasione per tacere…..
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