In questo inizio d’estate si sono moltiplicate iniziative e documenti che richiamano alla unità sindacale per il bene comune. Effettivamente molti lavoratori ritengono nella frammentazione una delle principali cause per la mancata attuazione dei vari obbiettivi (vedi contratto).
Gli obbiettivi sono fondamentali, ma non li possiamo raggiungere senza una idea, una visione del Corpo Nazionale. I Vigili del Fuoco sono un Corpo civile dello Stato dedicato al soccorso tecnico urgente e alla prevenzione incendi, la RdB/USB non crede in soluzioni alternative che lo vogliono relegato in comparti militarizzati e disciplinati da regolamenti assurdi. La RdB/USB propone da anni i lavoratori ed al legislatore di riformare il sistema di Protezione Civile trasformando i Vigili del Fuoco nel Corpo Nazionale di Protezione Civile, trasformazione questa che valorizzerebbe enormemente il ruolo dei Vigili del Fuoco. Smettiamola di inseguire compiti di polizia amministrativa, giudiziaria, di ordine pubblico, che con i Pompieri hanno attinenza minima o nulla.
La riforma del sistema di Protezione Civile mirata ad esaltare il ruolo dei Vigili del Fuoco ci garantirebbe un accesso a risorse oggi impensabili che permetterebbero finalmente di risolvere gli enormi problemi del Corpo Nazionale, inoltre si garantirebbe una migliore risposta ai cittadini coinvolti in calamità, si ridurrebbero gli sprechi, evitando di disperdere risorse destinate al soccorso tra mille diverse organizzazioni volontarie o tra decine di enti diversi che spesso con il soccorso non c’entrano nulla. Questo dunque l’obbiettivo primario, definire il nostro ruolo in questo Paese, che è un ruolo da protagonisti, non da gregari del soccorso. Quindi non possiamo accettare inviti unitari quando si perseguono strade in salita che portano verso il baratro. Unirsi a sindacalisti con idee balorde come quella di togliere ai Pompieri la prevenzione o mandare via gli amministrativi. Sbandierare documenti comuni o approfittare di iniziative generali per rivendicare i propri obbiettivi è un atteggiamento ipocrita. Ci sono sindacati e sindacalisti con fini poco chiari che continuano a gettare fumo negli occhi dei lavoratori, fingendosi aperti al confronto e pronti alla fratellanza. Il richiamo all’unità di alcuni sindacati è demagogico, perché si chiede di unirsi a battaglie non
nostre, rivendicazioni che non ci appartengono, che ledono la dignità del lavoratore e mortificano la nostra professione. Il comparto sicurezza, la 217 e il regolamento di servizio, sono la nostra tomba, si vuole relegare i Pompieri a manovalanza dei prefetti agli ordini della Polizia, operai nelle catastrofi agli ordini dei manager della Protezione Civile, braccianti negli incendi di bosco agli ordini della Forestale. Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco per volontà della politica e della nostra amministrazione sta declinando verso un futuro incerto. I maggiori sindacati di categoria più o meno consapevoli avvallano questo declino, altri addirittura ci illudono con paghe improbabili e vantaggi inesistenti in un Comparto con sempre meno risorse.
Come RdB/USB facciamo una contro proposta: chiediamo dunque a tutti i sindacati di unirsi al nostro progetto di riordino del Corpo Nazionale e della Protezione Civile fuori dal Comparto sicurezza. Chiediamo di avere il coraggio di ammettere che la “specificità” è un imbroglio ai fini di limitare la libertà dei lavoratori, che la “specificità” non dà nessun beneficio economico.
Chiediamo di ammettere che il passaggio al “pubblicistico” è stato un errore. Chiediamo di non riconoscere la 217 e il regolamento di servizio. Chiediamo di ammettere che le vigilanze, la reperibilità, il gettone di presenza e il patto per il soccorso sono una sconfitta sindacale. Chiediamo di appoggiarci nella lotta per veder riconosciuta la categoria usurante, il passaggio di qualifica più rapido e soprattutto certo, chiediamo l’appoggio di tutti per aumentare lo stipendio agendo sull’indennità di rischio e sulla base stipendiale, non ricorrendo agli straordinari o ad altri accessori. Chiediamo di avvallare una ricollocazione e una riqualificazione per i SATI. Chiediamo di appoggiarci nella battaglia per la stabilizzazione dei precari.
Queste in rapida sintesi le nostre principali rivendicazioni.
Chissà quanti sindacati o sindacalisti risponderanno al nostro appello? Nel frattempo noi continueremo la nostra lotta, anche in completa solitudine se necessario, per veder riconosciuto il vero Ruolo del Vigile del Fuoco.
Mentre “fiduciosi” attendiamo l’insperato cambio di rotta degli altri sindacati, invitiamo tutti i lavoratori a SVEGLIARSI, a notare le differenze. Non sono tutti uguali i sindacati e i sindacalisti. Non cadiamo nell’errore del qualunquismo distribuendo le colpe fra tutti, sfiduciando tutto il movimento sindacale, l’atteggiamento qualunquista che addossano la colpa a tutti, favorisce chi le colpe le ha realmente. SVEGLIAMO le nostre menti e sforziamoci ad informarci, leggiamo i comunicati con sguardo critico.
INFORMIAMOCI il più possibile, leggiamo i documenti dell’amministrazione, le circolari e gli ordini del giorno. RENDIAMOCI conto dei cambiamenti, non accettiamo passivamente le giustificazioni di alcuni o le promesse di altri. CONTROLLIAMO i nostri delegati sindacali, controlliamo il loro operato e i loro fini.
Un invito quindi a tutti a non mollare, se vogliamo un cambiamento dobbiamo aver il coraggio di schierarsi, uscendo da logiche clientelari, politiche o di simpatia.
GUARDIAMO i fatti e tiriamo le somme, dove ci hanno portato i “grandi” sindacati? quelli con più rappresentatività? i profeti della “concertazione” ?
Noi come RdB/USB abbiamo da sempre denunciato questo modo di fare sindacato, alcuni lavoratori lo hanno capito e ci hanno seguito, voi cosa aspettate? Preferite lasciarvi imbonire da sindacalisti che sono anni che ci raccontano frottole? O volete dare il vostro appoggio ad un sindacato conflittuale, che da sempre denuncia le malefatte dell’amministrazione?