Una delegazione dell’USB nazionale, dell’USB Puglia e della Federazione provinciale USB Lecce ha incontrato i lavoratori braccianti migranti di Nardò al fine di conoscere approfonditamente le loro condizioni abitative, sanitarie e soprattutto lavorative.
Abbiamo trovato persone costrette a vivere in casolari diroccati senza porte e finestre, che dormono per terra, addirittura in otto nello spazio di circa 6 mt, senza servizi igienici ed energia elettrica, non disponendo di acqua per potersi lavare, cucinare o svolgere le più basilari funzioni igieniche e vitali, anche per ciò che concerne il cibo. Nonostante le numerose iniziative e prese di posizione delle istituzioni ad oggi, a distanza di un decennio, nulla è cambiato.
La giornata è stata caratterizzata inoltre da una Tavola Rotonda nella quale sono stati affrontati i temi dei loro diritti, della loro dignità e dei loro bisogni in quanto esseri umani e allo stesso tempo lavoratori.
Molti gli interventi dei braccianti che hanno fatto evidenziare la questione del lavoro e dei diritti dei lavoratori, il dramma della crisi, della disoccupazione e il calvario del proprio status di migranti e rifugiati che li rende maggiormente ricattabili, sfruttabili in qualsiasi.
L’USB. preso nota delle richieste dei braccianti, si è impegnata ad avviare un cammino condiviso rispetto alle questioni dei diritti in generale. Cosi sono stati messi a disposizione da subito alcuni strumenti come lo sportello d’informazione, orientamento ed assistenza presso la Federazione di Lecce.
L’USB inoltre richiederà un incontro urgente al prefetto di Lecce con la partecipazione della Regione, la Provincia e il comune di Nardò in merito alle problematiche incontrate durante la vista e nel corso della Tavola Rotonda durante la quale sono intervenuti, oltre ai braccianti, Salvatore Caricato dell’USB Lecce, SoumahoroAboubakar USB Nazionale, Angelo Cleopazzo USB Lecce, Claudio Romano di Emergency, Gloria Platti del Centro Tutela Donna USB Lecce e Vincenzo Renna Assessore ai servizi sociali comune di Nardò.
Nardò, 27 maggio 2013