“Gli ultimi arresti dell’inchiesta ‘Mafia capitale’ dimostrano e confermano ancora una volta quanto abbiamo denunciato in questi anni e mesi insieme agli operatori e richiedenti asilo, purtroppo nell’indifferenza e marginalizzati da tutti, rispetto ad un sistema che ha reso l’accoglienza una vera industria, fatta di sfruttamento e negazione di diritti e dignità, sia degli operatori che dei migranti ospiti nei centri di accoglienza”, afferma Aboubakar Soumahoro, dell’Esecutivo Nazionale USB.
“Il lavoro della magistratura avrà i suoi tempi – prosegue Soumahoro - ma va ricordato che migranti e operatori, le vere vittime del sistema mafia capitale, non possono aspettare. A tutt’oggi gli operatori e le operatrici che hanno denunciato insieme all’USB il malfunzionamento dei centri sono stati lasciati senza lavoro, pagando sulla propria pelle con il mancato rinnovo dei loro contratti. Il commissario oggi a capo del Gruppo di cooperative 29 giugno continua a sottrarsi al confronto con i lavoratori organizzati con l’USB, che chiedono la riassunzione dei licenziati”.
“Intanto i migranti sono travolti quotidianamente dalla valanga di dinieghi della domanda di asilo, nonché dalle conseguenze della cattiva gestione dei centri di accoglienza. Chiediamo che il Governo intervenga per assicurare accoglienza dignitosa e permessi umanitari per tutti”, conclude il dirigente sindacale USB.
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