La Federazione Provinciale USB di Benevento è scesa ancora una volta in piazza, aderendo al corteo lanciato dalle studentesse e dagli studenti in opposizione all’attuale sistema scolastico, figlio delle sciagurate riforme susseguitesi negli anni, e contro il Decreto Legge di Salvini su immigrazione e sicurezza.
Siamo stati al fianco dei tanti giovani del nostro territorio che lottano per un futuro diverso, con la speranza di non dover più essere costretti ad un avvenire fatto di precarietà e sfruttamento.
Abbiamo portato in piazza tutte le nostre vertenze che ci vedono impegnati, quotidianamente, su più fronti e che hanno caratterizzato la nostra presenza con diversi stendardi che plasticamente hanno rappresentato quello che facciamo e quello che vogliamo, esprimendo il valore delle nostre lotte.
Ci siamo stati con le famiglie in emergenza abitativa che hanno gridato forte e chiaro “Mai più case senza gente mai più gente senza casa”; con i migranti e solidali con un’unica voce “contro il razzismo e le disuguaglianze giustizia sociale e diritti per tutti”, con le lavoratrici e i lavoratori dei centri CAS licenziati che hanno rimarcato le loro precarie condizioni dovute per effetto dei licenziamenti e ad oggi non vi sono prospettive occupazionali future e in aggiunta senza aver ricevuto il pagamento delle spettanze arretrate per attività lavorative già rese il cui manifesto racchiudeva il loro punto di vista con il motto “Uniti nelle lotte per il diritto al lavoro e al salario, la dignità non si calpesta”.
Inoltre tutta la nostra organizzazione ha chiaramente criticate le leggi liberticide e l’attacco al diritto di sciopero e di manifestare di Salvini (ma anche dei suoi predecessori) il cui slogan ribadiva “No alla repressione delle lotte, per la libertà di manifestare”.
E’ stata una manifestazione importane e partecipata al tempo stesso ed ancora una volta, tutti insieme, abbiamo percorso la strada dell’unità tra le lotte del nostro territorio, senza dimenticare le vertenze di vari comitati civici che sosteniamo, come la difesa dell’ambiente e del territorio a Sassinoro ed il referendum cittadino sull’acqua pubblica di Benevento.
Una giornata che simbolicamente ha aperto un’altra settimana molto importante per noi di USB , che ci vedrà in piazza a Napoli Lunedì mattina con tutta la Federazione Regionale USB della Campania in occasione della venuta del ministro Di Maio, laddove le diverse vertenze che hanno il carattere regionale, che vanno dai - Lavoratori Socialmente Utili; ai Lavoratori di Pubblica utilità; gli exLSU/ATA che fanno le pulizie nelle scuole; Lavoratori dei Consorzi di Bacino, estromessi dai cicli lavorativi e produttivi sin dalla fine dell’emergenza rifiuti in Campania – 2010 –; gli OSS, gli Assistenti Domiciliari Socio Assistenziali; le aziende di Trasporti Pubblici – CTP – ANM – EAV , indotto di pulizie e sanificazione nelle ASL, etcc, - si sono mobilitate per avere una interlocuzione con il Ministro del Lavoro ed il Governo Tutto.
Martedì saremo ad Avellino dove la USB ha convocato una conferenza stampa/dibattito pubblico in seguito all’arresto di un alto Dirigente Ministeriale dell'Ispettorato Interregionale del Lavoro di Napoli, già Direttore del’Ispettorato del Lavoro di Avellino, accusato di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio in concorso con un importante imprenditore irpino, un provvedimento che rappresenta un’importante risposta alla denuncia fatta nel 2016 alla Procura della Repubblica di Avellino dalla USB Pubblico Impiego che, in maniera circostanziata, aveva esposto proprio i fatti all’origine del provvedimento suo arresto.
Una denuncia che l’USB ha immediatamente reso pubblica, forte della convinzione di essere nel giusto, denunciando l’evidente mancanza di legalità nello svolgimento dell’attività ispettiva da parte della DTL di Avellino.
Venerdì prossimo, alle 16, presso la nostra sede sindacale USB di Benevento, abbiamo organizzato un dibattito pubblico, attraverso il quale lanceremo proprio dalla nostra città una campagna nazionale dell’USB sulla detassazione delle pensioni. Un primo passo di una vertenza che ci vedrà impegnati nei prossimi mesi, coinvolgendo non solo i pensionati, ma anche i lavoratori, i precari, i disoccupati, gli studenti, perché il tema delle pensioni coinvolge tutti, soprattutto in questa fase storica, in cui la mancanza di prospettive lavorative attuali e future, inevitabilmente, si rifletterà sull’impossibilità di avere un’aspettativa di una pensione quantomeno dignitosa.
Una giornata di mobilitazione e di lotta per i diritti e contro la repressione.
#primaglisfruttati