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Idee USB Piemonte

Mano nella mano

Cuneo,

 

Al Direttore regionale dei

Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile

Piemonte

Dott. Ing. Sergio Pippo MISTRETTA


E, p.c.


Al Capo del Corpo - Vice Capo DipartimentoVicario

dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile

Dott. Ing. Antonio GAMBARDELLA


Dipartimento dei Vigili del Fuoco,

del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile

Ufficio per la garanzia dei diritti sindacali


Al Dirigente provinciale dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile Cuneo

Dott. Ing. Pietro Di RISIO

 


OGGETTO: comando provinciale VVF Cuneo - segnalazione

Egr. Direttore,

ci rivolgiamo a Lei con la presente nota, fiduciosi di un Suo puntuale e preciso intervento, atto a risolvere quanto dalla scrivente organizzazione sindacale denunciato.

Ci rendiamo conto che la corretta procedura sindacale sarebbe stata quella di dichiarare uno stato di agitazione provinciale e richiedere l'apertura di un tavolo. Il Suo recente insediamento presso questa Direzione ci impone maggior rispetto della forma piuttosto che delle regole.

Con la presente siamo a segnalarLe quanto sta accadendo presso il Comando di Cuneo. Come le sarà sicuramente stato sottoposto dai suoi collaboratori, alcuni Comandi del Piemonte soffrono di una drammatica carenza di personale, inutile forse sottolineare che la riforma del nostro rapporto di lavoro attuata nel 2004, ha contribuito ad aggravare questa situazione. Mai come oggi assistiamo a passaggi di qualifica incomprensibilmente difficili e lunghi, al limite dell’inattuabilità! Il D.lgs.217/05, il fallimentare tentativo di equipararci ad altri, ha drammaticamente devastato il CNVVF. Presso il Comando di Cuneo lamentiamo una delle maggiori carenze è sul piano dei qualificati. Sono anni che sollecitiamo il locale Dirigente ad aprire un serio e costruttivo tavolo di confronto sull'organizzazione del lavoro, abbiamo in diverse occasioni e momenti di confronto sollecitato la presentazione di un progetto per gestire il soccorso tecnico urgente nella provincia di Cuneo con le attuale risorse umane e tecniche. A fine 2008 ci siamo seduti al tavolo di contrattazione per ripartire le risorse residue del Patto per il Soccorso\FUA, come da indicazioni del Dipartimento riversando tali risorse sulla formazione, mantenimenti e soccorso. Invece abbiamo assistito presso questo Comando ad una gestione delle risorse per coprire la carenza di qualificati nei vari turni. E nonostante tale inaccettabile compromesso abbiamo assistito ad un continuo utilizzo programmato dei Vigili Coordinatori, quali capi partenza.

A fronte di questa inammissibile situazione abbiamo sollecitato più volte il locale Dirigente ad attuare una proposta di mobilità, di riorganizzazione del lavoro la più largamente condivisa con le OO.SS. territoriali, l'apertura di un'indagine conoscitiva di mobilità volontaria tra il personale (anche del settore amministrativo, in quanto anche da quello ci giungono sollecitazioni). In tutta risposta il Dirigente del Corpo ad inizio dicembre ha sottoposto alle OO.SS. una proposta atta a spostare i capi reparto dalla sede centrale ove ricoprono l'incarico di capo turno, presso le sedi distaccate, nascondendosi dietro un fantomatico articolo del tanto famoso D.lgs. 217/05 che gli consentirebbe questa folle riorganizzazione. A fine dicembre la scrivente ha partecipato insieme alle altre OO.SS. ad un'interessantissima e partecipata assemblea con il personale del sopracitato Comando. Tale assemblea ha dato un preciso mandato alle OO.SS. e cioè quello di attuare il prima possibile una mobilità del personale che ha presentato domanda al fine di ridurre il disagio cui è sottoposto ogni turno di lavoro trovandosi lontano da casa, la non accettazione della proposta del Dirigente, in quanto spostare i capi reparto presso le sedi distaccate comporterebbe un ulteriore riduzione dei qualificati, di conseguenza i capi squadra dovrebbero in modo improprio ed illegittimo ricoprire l'incarico di capo turno essendo presenti in quel comando figure di capo reparto, quindi un ulteriore spropositato utilizzo programmato dei Vigili Coordinatori quali capi partenza. Il locale Dirigente, che per correttezza ricordiamo essere a fine mandato, ha ulteriormente appesantito il carico sulle corrette relazioni sindacali, facendo transitare un altro capo squadra a servizio giornaliero costringendo di fatto altri Vigili Coordinatori a ricoprire tale mansione lasciata vacante. Tutto questo con il consenso assenso di una nota organizzazione sindacale notoriamente molto vicina al locale Dirigente del Corpo. La mobilità è stata attuata e a parer della scrivente non ha ne sanato le carenza di professionalità fra i turni ne il riequilibrio dei turni stessi, anzi.

Auspichiamo che quanto sopra esposto abbia evidenziato, anche se in modo sintetico, la situazione inaccettabile che si sta vivendo presso il Comando in questione. Nell'immediato auspichiamo un intervento di questa Direzione al fine di sanare quanto sopra dalla scrivente O.S. denunciato, ma riteniamo inderogabile un sereno confronto sulle tematiche di questo Comando.