No ai ladri di futuro
No ai ladri di democrazia
La manovra economica dettata dall'unione europea e l'accordo antidemocratico tra confindustria e cgil cisl uil
MERITANO UNA RISPOSTA IMMEDIATA !
La manovra economica di Tremonti, varata dal governo Berlusconi parla soprattutto di taglio agli enti locali e quindi ai servizi pubblici - di nuovo attacco alle pensioni - di ulteriore congelamento sine die dei contratti pubblici - di blocco totale del turn over, con buona pace dei precari del pubblico impiego - di manovra sulle tasse e sull'IVA tale da far pagare di più ai ceti popolari e al lavoro dipendente - di aumento dei contributi previdenziali per i precari, di attacco ai migranti.
Nemmeno un centesimo su Scuola, Università e Ricerca, nemmeno un centesimo sui giovani e contro la precarietà, anzi innalzamento dell’età di pensionamento per le donne. Nemmeno un solo centesimo di investimento su sviluppo, crescità e lavoro ! Anzi, licenziamenti, tagli e una ennesima rapina su welfare, stato sociale, pensionati e lavoratori mentre l’inflazione salta al 2.7%. Fermiamo questa manovra al voto nel parlamento il 25 luglio ! 7 miliardi di euro subito e poi una gravosa ipoteca per il 2013 e 2014. Fermiamo questi ladri di futuro.
Con l’accordo sottoscritto da cgil, cisl, uil e confindustria, i contratti saranno validi senza il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori ad esprimersi, sarà vietato scioperare contro gli accordi sottoscritti da questi sindacati, si consentirà agli accordi aziendali di derogare dai contratti nazionali, i sindacati collaborazionisti avranno il monopolio delle relazioni sindacali . Fermiamo questi ladri di democrazia.
Venerdì 1 luglio prima giornata di mobilitazione nazionale
A Salerno presidio davanti alla Prefettura dalle ore 17
GIU' LE MANI DAL TRASPORTO PUBBLICO!
Vogliamo soluzioni. Siamo stanchi ed indignati per le solite chiacchiere.
Il trasporto pubblico a Salerno è praticamente sospeso. Nelle scorse settimane sono state tagliate decine di corse e altri licenziamenti dei lavoratori dei trasporti sono stati preannunciati.
Gli amministratori locali (Comune, Provincia e Regione) sia di centrodestra che di centrosinistra fanno il gioco dello scaricabarile non assumendosi le loro responsabilità.
Non ci interessano i battibecchi tra i politici locali responsabili di questo sfascio. Le colpe sembrano sempre di altri e del passato mentre risposte e provvedimenti convergono tutti a ridurre servizi, legittimare tagli e licenziamenti.
Noi cittadini vogliamo un sistema dei trasporti pubblici che funzioni, che garantisca il diritto alla mobilità e i posti di lavoro.
Esprimiamo la nostra solidarietà ai lavoratori del CSTP e della SITA.
Il loro lavoro è il nostro diritto al trasporto pubblico bene comune di tutti !
Portiamo la nostra denuncia al Prefetto di Salerno affinchè intervenga con decisione contro questa continua rapina di diritti che punisce tutti i cittadini, specie la parte anziana e diversamente abile, che hanno bisogno di un trasporto pubblico locale funzionante per avere una vita sociale dignitosa in città e in tutta la provincia. Questa assurda riduzione dei servizi di trasporto pubblico poi, penalizza in modo drammatico i pendolari e quindi lavoratori e studenti con danni pesantissimi ai bilanci famigliari. Inoltre la riduzione e in questi giorni il blocco del trasporto pubblico, impone l’uso dei veicoli privati con danni enormi per l’aumento del traffico e dell’inquinamento dovuto ai motori a combustione di benzina e gasolio. Basta ! E’ ora di intervenire !
Vogliamo l’attivazione della metropolitana di Salerno !!
Il suo abbandono è una vergogna nazionale !
La denuncia e la protesta collettiva deve aumentare e solo se agiamo in prima persona qualcosa potrà cambiare. Attiviamoci e partecipiamo in prima persona all'assemblea per decidere, insieme, le prossime azioni.
ASSEMBLEA PUBBLICA : venerdì 8 Luglio - ore 19.00
piazza caduti di Brescia – Pastena - SALERNO
collettivo utenti "trasporto pubblico bene comune" verso SALERNO BENE COMUNE
RASSEGNA STAMPA
2 luglio 2011 - La Città di Salerno
IL SIT-IN. L’Usb difende i beni comuni
di Carmen Incisivo
Salerno - «Il trasporto in una societá civile è un diritto fondamentale e lo sciopero selvaggio di questi giorni ha messo in seria difficoltá la cittadinanza salernitana, bisogna trovare una soluzione immediata ed efficace». A parlare è Pietro Di Gennaro dell’Unione sindacale di base che ieri pomeriggio, in piazza Amendola, ha organizzato un sit in di protesta per la situazione trasporti dopo aver inoltrato al Prefetto una lettera di protesta per quella che è stata definita «una situazione paradossale». L’iniziativa ha anche riguardato il dissenso riguardo «l’accordo infamante tra Confindustria, Cgil, Cisl e Uil". Per Di Gennaro la soluzione non sta nella precettazione: «I lavoratori devono tornare a svolgere le loro mansioni cercando di protestare in maniera diversa, per esempio unendo tutte le vertenze aperte e cercando un cambiamento che parta dallo svecchiamento in favore dei giovani. La privatizzazione non è mai una buona soluzione". La contestazione è stata ulteriormente acuita dalla recente manovra economica del Governo.
2 luglio 2011 - Cronaca di Salerno
SIT-IN DEI RAPPRESENTANTI DI USB IERI POMERIGGIO SOTTO IL PALAZZO DELLA PREFETTURA
Il trasporto è un bene comune di tutti
di Francesca Cavaliere
Salerno - In una situazione già rovente, non solo per il clima, continua la protesta legata al trasporto pubblico, che a Salerno è ormai praticamente sospeso. E contro la manovra economica dettata dall'Unione Europea e l'accordo antidemocratico tra Confindustria, Cgil, Cisl e Uil, è scesa in piazza la USBl'Unione Sindacale di Base -, e più precisamente ha tenuto, nel pomeriggio di ieri, un sit in diprotesta davanti alla Prefettura di Salerno. in una situazione di per sé già critica, la manovra economica di Tremonti, parla in special modo di tagli agli enti locali e quindi ai servizi pubblici, andando così a minare ulteriormente l'instabile base su cui poggiano i precari del pubblico impiego, attuando esclusivamente un processo di privatizzazione. A tutto questo si va poi ad aggiungere la mancanza di qualunque sorta di investimento nella Scuola, nell'Università e nella Ricerca, e quindi negli stessi' giovani, provocando così la distruzione dei principali pilastri dello sviluppo e della crescita nazionale. E se questo non bastasse con l'accordo sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil e Confindustria, i contratti saranno validi senza che i lavoratori e le lavoratrici, abbiano il diritto di esprimersi, e inoltre sarà vietato scioperare contro gli accordi sottoscritti da questi sindacati. "Il lavoro è un diritto, così come il trasporto che è un bene comune di tutti"- è questo uno degli slogan utilizzati dai manifestanti che, muniti di bandiere e striscioni, si sono radunati per portare la propria denuncia al Prefetto di Salerno affinché riesca a risollevare l'intera vicenda dei trasporti pubblici, che ormai da tempo affligge la stessa città di Salerno. "Non ci interessano i battibecchi tra i politici locali, responsabili in primis di questo sfascio, che in una situazione così delicata non fanno altro che il gioco dello scaricabarile, in materia di responsabilità; e intanto le corse sono state tagliate e altri licenziamenti dei lavoratori dei trasporti sono stati preannunciati. Quello che noi vogliamo, in quanto cittadini- dichiara Pietro Di Gennaro dell'Unione Sindacale di Base - è un sistema di trasporti pubblici che funzioni, che garantisca il diritto alla mobilità e ai posti di lavoro; senza dimenticare la metropolitana di Salerno, il cui abbandono è una vergogna a livello nazionale".Si tratta di una vera e propria rapina dei diritti che tocca non solo i lavoratori, ma anche tutti i cittadini, specie la parte anziana e diversamente abile, che necessitano di un trasporto pubblico locale funzionante; con questa riduzione dei servizi di trasporto pubblico poi si vanno a penalizzare in modo drammatico i pendolari, e con i continui aumenti legati al costo dei biglietti e degli abbonamenti, si provocano danni pesantissimi sugli stessi bilanci familiari.
2 luglio 2011 - Corriere del Mezzogiorno
Cstp, sciopero no-stop. Weekend senza autobus
La Cgil accusa la Prefettura di immobilismo
di Umberto Adinolfi
SALERNO - Ancora paralizzato servizio di trasporto pubblico locale: a Salerno e in provincia ci si organizza con il «car-sharing» , l'autostop e il treno mentre gli unici bus a circolare sono quelli che collegano Agropoli all'aeroporto di Napoli Capodichino. All'orizzonte non si vede alcuno spiraglio positivo alla vicenda relativa al trasporto pubblico su gomma ed almeno fino a domani sera gli autobus di Cstp e Sita non circoleranno, arrivando così a sei giorni di sciopero ininterrotto, situazione mai verificatasi prima nella storia dei trasporti a Salerno. In questo quadro, la contraddizione è rappresentata dal fatto che gli unici pullman a circolare che offriranno un servizio pubblico sono quelli che collegheranno la cittadina di Agropoli all'aeroporto di Capodichino, grazie al servizio organizzato dal Cosat e realizzato dall'impresa Peluso. Mentre è negata la possibilità di raggiungere il proprio posto di lavoro, viene concessa la chance di arrivare a Capodichino in tempo utile per un volo alle Canarie o negli Stati Uniti. Per fortuna che i salernitani hanno anche un grande senso di adattamento e già si sono organizzati contro la paralisi del servizio pubblico. In tanti hanno scelto di tornare ai collegamenti su ferro, anche se disagevoli per distanze da coprire dalle stazioni ferroviarie fino alle mete prestabilite. Ma non pochi sono coloro i quali al mattino si danno appuntamento e utilizzano una sola autovettura per raggiungere l'università o il lavoro, dividendosi equamente le spese. Il «car-sharing» -fenomeno già in voga nel Nord del Paese -sta diventando una buona alternativa al bus che non c'è più, così come i più coraggiosi si posizionano a bordo strada per il più classico degli autostop. Intanto la Filt Cgil -nelle parole del segretario generale Vito Luciano -accusa di immobilismo la Prefettura di Salerno. «Già il giorno 16 avevamo inviato il fonogramma alla Prefettura -dice Luciano -lanciando l'allarme sui possibili tagli al Cstp, che poi rientrarono. Ma da allora non c'è stata alcuna iniziativa di sensibilizzazione delle aziende e delle stesse istituzioni regionali e provinciali. Non è possibile abbandonare in questa situazione un settore così importante come quello dei trasporti» . Dopo cinque giorni di sciopero, qualcuno sussurra che sia pronto il provvedimento di precettazione da parte del prefetto Sabatino Marchione ed anche su questo argomento arriva la precisazione del sindacato: «Non so davvero come reagiranno i lavoratori. Non si tratta solo di riavviare il servizio fermo da tutto questo tempo, ma per mandare in strade gli automezzi occorrono delle procedure tecniche non semplici da realizzare in poco tempo. Spero solo che non ci siano conseguenze penali per i dipendenti che già stanno soffrendo per il proprio futuro occupazionale» . Infine, ieri pomeriggio alle ore 17, in piazza Amendola, si sono ritrovati gli utenti del Consorzio Salernitano Trasporti Pubblici e della Sita per un sit-in spontaneo di protesta, organizzato dalle organizzazioni sindacali di base, con in testa l'Usb. «Vogliamo soluzioni -si legge nel manifesto di promozione dell'iniziativa -Siamo stanchi ed indignati per le solite chiacchiere. Il trasporto pubblico a Salerno è praticamente sospeso. Nelle scorse settimane sono state tagliate decine di corse e altri licenziamenti dei lavoratori dei trasporti sono stati preannunciati. Gli amministratori locali (Comune, Provincia e Regione) sia di centrodestra che di centrosinistra fanno il gioco dello scaricabarile non assumendosi le loro responsabilità».
1 luglio 2011 - Metropolis Contro la manovra economica, l'USB in presidio sotto la Prefetturta
Salerno - Al grido di "No ai ladri di futuro - No ai ladri di democrazia", l'USB di Salerno, aderendo alla mobilitazione nazionale, questa sera alle 17 chiama all'appello gl'iscritti per un presidio sotto la Prefettura. "La manovra di Tremonti e Berlusconi, - recita il comunicato di pietro Di Gennaro - parla soprattutto di taglio agli enti locali e quindi ai servizi pubblici - di nuovo attacco alle pensioni - di ulteriore congelamento sine die dei contratti pubblici - di blocco totale del turn over, con buona pace dei precari del pubblico impiego". Il grido d'allarme del Sindacato di Base si concentra in particolar modo su scuola e ricerca."Nemmeno un centesimo su Scuola, Università e Ricerca, nemmeno un centesimo sui giovani e contro la precarietà". Infine, nel comunicato l'USB si scaglia anche contro l'accordo sottoscritto da Cgil, Cisl, Uil e Confindustria, "i contratti saranno validi senza il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori ad esprimersi, sarà vietato scioperare contro gli accordi sottoscritti da questi sindacati, si consentirà agli accordi aziendali di derogare dai contratti nazionali, i sindacati collaborazionisti avranno il monopolio delle relazioni sindacali".