Si è svolta a Fabriano la prima delle assemblea indetta da USB Marche per discutere sulle iniziative da intraprendere a seguito dello sciagurato provvedimento emesso dall’Agenzia delle Entrate che sopprime gli Uffici di Camerino, Fabriano e Recanati, a partire rispettivamente dal 30 settembre (Camerino) e 21 ottobre (Fabriano e Recanati).
I lavoratori hanno espresso sgomento a partire dalle modalità con cui sono venuti a sapere della notizia (senza alcuna procedura di informazione e consultazione rivolta alle OO.SS., la stessa, nonostante l’evidente rilevanza, non è stata nemmeno messa in primo piano sul sito intranet dell’Agenzia delle Entrate, quasi a voler tenere in sordina la notizia, forse siamo paranoici, ma il tutto ci sembra veramente inquietante!) che per le ricadute negative sul personale (pendolarismo forzato con aggravio di costi e disagio) e soprattutto per le difficoltà che tale scelta graverà soprattutto sui cittadini, i quali si vedranno privati di ulteriori servizi pubblici.
Il personale, ha infatti sottolineato l’importanza della presenza dell’Ufficio sul Territorio Fabrianese, sia come presidio di legalità che come erogatore di servizi al cittadino.
Ha pertanto manifestato con orgoglio, la volontà di chiedere innanzitutto il ritiro del provvedimento e ha chiesto che in data 24 settembre 2013 (giorno in cui le OO.SS. sono state convocate dalla Direzione Regionale ad un incontro sull’argomento) tale proposito fosse espresso con determinazione.
In ogni caso per il giorno 23.09.2013 è previsto l’incontro con il Sindaco di Fabriano; il personale gli chiederà di impegnarsi a sostenere una parte o tutti i costi di gestione delle sedi, al fine di evitare la chiusura dell’Ufficio.
L’assemblea ha quindi deciso una serie di iniziative da intraprendere per evitare la soppressione dell’Ufficio, tra le quali:
- La dichiarazione dello stato di agitazione;
- Una nuova assemblea di tutto il personale In concomitanza con il confronto a livello regionale del 24 p.v. con coinvolgimento dell’utenza;
- Una petizione per ottenere il sostegno di cittadini e professionisti;
- Eventuali nuove iniziative più incisive all’esito dell’incontro regionale del 24 p.v.
USB, in perfetta sintonia con le considerazioni e l’appello lanciato dai lavoratori, ha dichiarato la piena disponibilità a contrastare il provvedimento e a creare momenti veri di confronto necessari per scongiurare la chiusura degli Uffici. Come più volte ribadito cercheremo di “costruire un altro tavolo” in cui le ragioni dei lavoratori e della difesa dello stato sociale possano realmente trovare spazio.
Questo fa parte del nostro DNA, altre pratiche di complicità o di inciucio non ci interessano, proveremo come sempre a costruire momenti di conflitto insieme ai lavoratori.
Intanto, nei prossimi giorni sono previste assemblee e incontri con i lavoratori di Recanati e Camerino, anch’essi colpiti dal provvedimento.
Ricordiamo che USB P.I. Agenzie Fiscali ha indetto 10 giorni di mobilitazione, a partire dal 1 ottobre all'interno degli uffici con assemblee nei posti di lavoro e momenti di comunicazione e confronto con l'utenza, per continuare a chiedere investimenti e risorse nel comparto, ed una politica fiscale che finalmente colpisca quel 10% della popolazione che detiene il 50% della ricchezza nazionale, fino allo sciopero generale del 18 ottobre.
A queste “mission” sbagliate dell’Agenzia, proveremo a far prevalere quella vera.
Missione Impossibile? Proviamoci, chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso!