Nonostante i numerosi segnali che giungevano dalla periferia e i loro baldanzosi proclami delle settimane precedenti nei quali si specificavano i punti “irrinunciabili”, per ottenere i quali dichiaravano che si sarebbero battuti “fino alla morte”, CGIL CISL e UIL decidevano di firmare “un’altra cosa” rispetto al mandato ricevuto.
Capiranno presto, se terranno fede al loro impegno di sottoporre a referendum l’ipotesi di accordo, che i dipendenti delle Agenzie Fiscali non condividono questa loro scelta: tengono troppo alla loro dignità di “civil servant” per svendersi per poche decine di euro……“lorde”.
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