Fa piacere che Trieste c’è l’abbia fatta a entrata nel Guinness dei primati per il valzer più partecipato del mondo.
Non sappiamo però come l’abbiano presa i triestini/e che a causa di disoccupazione, malattie, invalidità o altro sono costretti a ricorrere alle misure di sostegno sociale, che sono più del doppio dei danzerini del record, e tra i quali ci sono anche alcune precarie dei nidi che il Comune ha messo sulla strada.
Sono gli invisibili, quelli che per dignità sono restii a mettere in piazza i loro problemi, che tirano avanti con gli spiccioli che ricevono – quando li ricevono! - di sostegno al reddito o misure similari. Misure a cui avrebbero diritto, ma che spesso non ricevono per cavilli burocratici o perché semplicemente non ci sono i soldi.
Mentre per il valzer più grande del mondo ed altri “eventi” del genere i soldi ci sono sempre! Speriamo siano soldi ben spesi, che porteranno lavoro per i disoccupati di lunga data, ma abbiamo grossi dubbi in proposito.
Se possiamo permetterci un suggerimento all’Amministrazione Comunale del Record: usate i soldi che spendete per valzer, abeti natalizi, pistole e altre “spese indispensabili” del genere per rafforzare i servizi sociali comunali e per sostenere effettivamente chi – e sono sempre di più – ne ha bisogno. Non perché sfaticato o altro, ma perché magari è stato licenziato da un giorno all’altro dopo che per anni ha garantito con contratti precari l’operatività di alcuni servizi comunali che sono stati affidati in appalto a “imprenditori politicamente vicini”.
Magari poi la gente ballerà in piazza senza che dobbiate spendere una lira per pubblicizzarlo per mezza Europa!
Unione Sindacale di Base - Federazione del Sociale