Questa mattina a Mestre per la seconda volta siamo riusciti ad ottenere il rinvio di uno sfratto, di 40 giorni, per un lavoratore e la sua famiglia. Come avevamo previsto un mese fa, il tempo a disposizione non è stato sufficiente per trovare una sistemazione, anche solo temporanea. In pieno inverno, durante il Carnevale di Venezia che vede le strutture ricettive prese d'assalto dai turisti, hanno tentato di lasciare in strada una famiglia con una bimba piccola.
Oggi festeggiamo una piccola vittoria che ci concede qualche tempo in più per trovare una soluzione, anche se parziale. Ma è anche una vittoria amara perché a sua volta il proprietario di casa è un lavoratore che rischia lo sfratto per finita locazione. Una guerra fra poveri le cui colpe ricadono su un'amministrazione che non vuole occuparsi realmente della crisi abitativa, scaricando tutte le responsabilità sugli inquilini e sugli assistenti sociali, costretti a operare con risorse talmente insufficienti da risultare ridicole.
Lo diciamo da sempre: la soluzione è bloccare subito gli sfratti, assegnare gli alloggi sfitti secondo un piano straordinario e prevedere un piano di recupero del patrimonio abitativo pubblico. Il passaggio deve avvenire da casa a casa, e non tramite il soggiorno in alberghi e campeggi che fra le altre cose pesa sulle tasche degli inquilini e dello stesso Comune che deve attivare i contributi. Un drenaggio di soldi pubblici nelle casse dei privati, soldi che negli anni potevano essere utilizzati per le case popolari. Ancora una volta le scelte politiche di questa amministrazione, in linea con le precedenti, con quelle delle altre città italiane e con i governi, creano miseria in una città per la quale l'unico progetto sembra essere il profitto privato e la trasformazione dei quartieri in dormitori per turisti.
Ringraziamo i compagni e le compagne che oggi ci hanno sostenuto. Asia USB sarà come sempre in prima linea nel rivendicare il diritto all'abitare e alla dignità, contro le logiche del profitto e per mettere l'amministrazione e le istituzioni di fronte alla loro inadeguatezza.
Oggi prendiamo fiato, ma da domani torniamo a lottare.
Asia USB Venezia
15/2/23