Alla vigilia del cut-over previsto per “l’accensione” del nuovo sistema e il passaggio dati da ARCO a SABRE, la frenesia sta travolgendo tutti i settori dell’azienda. Nel week end tra il 14 e il 16 ottobre si avvierà la migrazione.
E’ evidente che questo cambiamento coinvolge interamente la compagnia ed è essenziale dopo due anni di preparazione che cammini a dovere. La piattaforma gestirà le prenotazioni, la biglietteria, il sistema di registrazione e controllo delle partenze e s’interfaccerà con tutte le altre aree operative.
Il centro di controllo è stato allestito nella palazzina Bravo e dovrà gestire la migrazione con la sospensione temporanea di alcune funzioni che dovranno essere ricostituite progressivamente nelle ore successive. Un piano di continuità operativa dovrà garantire la regolarità dei voli e del network.
Ma, a questo punto, pur considerando la straordinarietà dell’evento, ci chiediamo se tutto sia stato fatto nella massima capacità organizzativa. Da nostre risultanze, il progetto ancora ha criticità che speriamo saranno superate e che tutto vada a buon fine. Certo, proprio per l’importanza di questo momento ci saremmo aspettati una maggiore preparazione al passaggio.
Nei giorni scorsi è stato presentato il progetto di Metamorphosis che ha previsto la creazione di una task force con una grande quantità di persone, quasi 300, coinvolte da vari settori e con presidi sulle 24 ore. Ciò fa pensare che tutti sapranno dare un apporto tecnico a SABRE. La turnazione delle risorse fa pensare anche che sia gestito una sorta di call center/apertura ticket. Se così fosse, ci auguriamo che tutti gli operatori chiamati per la situazione eccezionale siano formati e quali siano i ruoli, che non si badi a spese per straordinari e notturni e che ci sia rispetto dei tempi lavoro/riposo soprattutto per i non turnisti e per i lavoratori chiamati ad uno sforzo eccezionale.
Ci sentiamo però di sottolineare alcune cose:
Questo progetto è stato portato avanti da settori in cui abbiamo anche lavoratori con contratti a tempo determinato con termine a fine ottobre. Persone recuperate dai licenziamenti 2014 che stanno offrendo un contributo fondamentale alla compagnia che ancora non si esprime sul loro destino.
Sono coinvolte aree, come ad esempio quella dell’IT, che in molti articoli di stampa è stata indicata come la prima divisione da esternalizzare. E tutto ciò avviene mentre si chiede la massima professionalità e disponibilità per portare a termine un cambiamento epocale.
L’azienda ha utilizzato le massime professionalità espresse dai lavoratori, dai tecnici, dai quadri e anche la massima flessibilità; dovrebbe sapere qual è il valore del saper lavorare. Non aspetteremo che queste competenze siano nuovamente sacrificate e non accetteremo che le persone tornino alla condizione di mobilità. Vogliamo riaffermare come USB che l’unicità dell’azienda è un valore e che situazioni straordinarie come la migrazione SABRE lo dimostrano ampiamente. In attesa del prossimo week end, mentre centinaia di lavoratori saranno impegnati, vorremmo che Metamorphosis non sia solo una procedura che permetterà ad Alitalia di migliorare i suoi servizi ma una metafora, un’immagine per il lavoro e per il futuro.
Fiumicino, 12 ottobre 2016
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