Ennesimo colpo al trasporto pubblico in Campania, a distanza di pochi mesi dall'inaugurazione, chiude, infatti, la Metropolitana della città di Salerno, uno dei pezzi, almeno nelle intenzioni, della cosiddetta metropolitana regionale.
Nel leggere i rimpalli di responsabilità tra Comune di Salerno e Regione Campania non riusciamo a comprendere veramente dove sia collocato l'interesse per i cittadini, per la tanto sbandierata mobilità da garantire e per la politica di decongestionamento delle città puntando sul trasporto pubblico e sopratutto quello su ferro oppure ed in ultima analisi, se si tratti di un pesce d'aprile!
Stiamo parlando di un servizio ferroviario che, quotidianamente, trasportava circa 7000 cittadini , senza valutare gli effetti positivi sullo svuotamento da traffico privato in città e sull'occupazione e non dimenticando che il territorio salernitano è stato tra i più penalizzati nel trasporto su gomma in Campania in termini di tagli al servizio ed all'occupazione.
La motivazione ufficiale data dalla stampa è quella della mancanza di fondi, ma poi basti leggere le dichiarazioni dell'assessore regionale ai trasporti Sergio Vetrella, quelle del presidente della giunta campana Stefano Caldoro e quelle del sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, per comprendere che la partita si gioca tutta su temi quali la rimodulazione dei servizi, la ricerca dei fondi necessari, la collocazione del contratto di servizio ed i fondi per alimentarlo, temi sui quali USB a livello territoriale e nazionale ha aperto una campagna di denuncia e suonato diversi campanelli di allarme, evidenziando che questa è la strada maestra per smantellare il trasporto pubblico in Italia.
Secondo il presidente Caldoro, che si prodiga quasi tutti i giorni sui media regionali, la Regione Campania è la più virtuosa sul territorio nazionale in termini di risultati ottenuti, sinceramente abbiamo delle forti perplessità a credergli, tenuto conto che la chiusura della metropolitana salernitana coincide con l'invio di 52 di conclusione indagine per altrettanti consiglieri regionali per reati che vanno dalla truffa al peculato, che il trasporto pubblico è allo sfascio completo e che altri servizi sono ridotti al lumicino.
Evidentemente per l'On.Caldoro il virtuosismo sta tutto nel togliere servizi ai cittadini campani per ridurre la spesa e, molto francamente, noi non ci siamo su questi argomenti.
La giunta regionale che predilige, in rappresentanza delle parti sociali, solo gli interlocutori che gli dicono sempre e solo “SI” non ama parlare con USB, abbiamo preso atto di questo, pur continuando a cercare il dialogo, ma prendiamo anche atto del fallimento di questa classe politica ed i suoi interlocutori, due soggetti che hanno devastato il trasporto pubblico in Campania.
Napoli 01/04/2014 USB Lavoro Privato Campania