“Con la regolarizzazione-farsa, il Governo ancora una volta ha di fatto messo il destino dei lavoratori immigrati nelle mani dei datori di lavoro, i quali spesso non sono disposti a regolarizzare questi dipendenti, preferendo lasciarli nella condizione di lavoro nero pur di non pagare i contributi”, questa la reazione di Aboubakar Soumahoro, Responsabile nazionale Immigrazione dell’USB, alle dichiarazioni del Ministro Riccardi che nega ogni ipotesi di proroga alla regolarizzazione dei lavoratori immigrati, in scadenza il prossimo 15 ottobre.
“Invece di favorire la messa in regola di chi è costretto in condizioni di lavoro disumane e di ricatto – incalza Soumahoro - il Governo ha fatto una legge che porta al ripetersi delle maxi truffe attuate già nel 2009 ai danni dei migranti. Poiché si sono chiuse le porte della regolarizzazione, è stato negato a migliaia di lavoratori migranti con contratti precari o a tempo determinato, o autonomi, quali i venditori ambulanti, di mettersi in regola e sottrarsi allo sfruttamento”.
“Altro che proroga – prosegue il responsabile USB - invitiamo tutti i migranti e le associazioni alle manifestazioni in programma il prossimo il 4 ottobre a Roma, in piazza S. Apostoli, e il 5 ottobre a Pisa, alle ore 17 sotto la Prefettura, per chiedere la regolarizzazione permanente a prescindere dal contratto di lavoro. Intanto domani ci incontreremo a Roma con tanti altri sindacalisti da tutto il mondo, per la giornata internazionale di lotta per il diritto a cibo, acqua, medicine, istruzione e abitazione, indetta dalla Federazione Sindacale Mondiale”, conclude Soumahoro.
Aderente
alla FSM