Il Comune di Milano ha aspettato l’ultimo giorno di lavoro dei dipendenti dei Servizi all’infanzia per decidere di utilizzare la valutazione individuale sull’incentivo di luglio (l’8 per cento dell’intera cifra). La proposta, accettata dai soliti sindacati conniventi, è stata respinta da USB in quanto ennesimo attacco al salario dei dipendenti comunali. E’ inaccettabile infatti che il salario debba essere sottoposto a valutazioni discrezionali e non certo come dovrebbe. L’amministrazione comunale vorrebbe invece ampliarla ad altre parti del salario. Da aggiungere che il contratto nazionale della pubblica amministrazione è fermo da anni e, secondo la volontà del governo, lo sarà ancora per tanto tempo. Una battaglia, quella del suo rinnovo, al centro delle iniziative di USB pubblico impiego nazionale. Battaglia che riprenderà a settembre con nuove mobilitazioni.
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