“Siamo le MADRI NELLA CRISI – dicono tutte assieme le donne che da oggi occupano il tetto del Padiglione Alfieri del Policlinico di Milano - e oggi abbiamo deciso di dare sfogo alla nostra rabbia; rabbia che nasce dall'essere state prese in giro da troppi anni - alcune da oltre venti - vivendo nell'odioso incubo del precariato che ha di fatto contraddistinto la nostra vita lavorativa."
"Domani - continuano - saremo lasciate a casa, perderemo il posto di lavoro al Policlinico nel quale siamo state impiegate da tantissimi anni!"
"Succederà nella Milano dell'EXPO 2015 - concludono - che doveva portare lavoro ma che nei fatti sta portando disoccupazione e miseria. Siamo in 100 e quello che ci sta accomunando in questa tragedia è la nostra rabbia per l'eterna incertezza del lavoro, la stessa incertezza che - per decreto ministeriale - sta portando un'intera generazione alla precarietà a vita”.
“Oggi lanciamo il nostro grido: ADESSO BASTA!" - dichiara Rosanna dell'Unione Sindacale di Base, lavoratrice anche lei licenziata come le sue colleghe - e usciamo dall'invisibilità e dal ricatto occupando questo tetto, per amplificare la nostra voce di Madri costrette a vivere da precarie nonostante si voglia far credere che la condizione di precarietà riguardi solo i giovani”.
"Passeremo qui la notte! non avremmo voluto stare su questo tetto nemmeno per un secondo - continua Rosanna - ma sindacati asserviti e vertici aziendali ci hanno riempito di bugie e di falsità. Da oggi ci riprendiamo la nostra dignità. Chiediamo che si apra una trattativa vera che coinvolga l'assessore alla Sanità della Regione Lombardia, gli assessori alle Politiche Sociali e al Lavoro del Comune di Milano, assieme a noi e al nostro sindacato. Fino ad allora, questo tetto diventerà la nostra casa e da questo tetto convocheremo tutte le donne e le madri che vivono la nostra condizione di lavoratrici."