11 SETTEMBRE LA RIFORMA GELMINI FA MALE A TUTTI
USB scuola in Piazza 11 settembre ore 15 piazza Missori Milano.
Il prezzo della riforma Gelmini non sono solo gli 8 miliardi che hanno programmato di togliere alla scuola, che vorrà dire meno insegnanti in classi con più bambini a scapito delle categorie più deboli.
Il prezzo della riforma Gelmini lo pagheremo domani, quando la nella nostra società i problemi come l'obesità', il bullismo, il sessismo, il razzismo, l'esclusione sociale avranno sostituito il pensiero critico, la cooperazione, l'autonomia, la conoscenza.
Per questo USB SCUOLA aderisce ALLA MANIFESTAZIONE DELL'11
SETTEMBRE DALLE 15.00 IN PIAZZA MISSORI A MILANO fino in
provveditorato indetta dai precari
A DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA
ed invita tutti a partecipare attivamente alla manifestazione
Ai lavoratori e alle lavoratrici della scuola chiediamo di sostenere le richieste del personale precario che paga per primo il taglio ingiustificato di 133.000 posti di lavoro costringendo il personale a fare spezzatini di orario che propongono fino a 7 insegnanti in prima elementare, a proposito del maestro unico.
L'assunzione a tempo indeterminato in sostituzione dei pensionamenti e' normale routine in un posto di lavoro. Nella scuola non e' detto....
Come USB crediamo che la giusta lotta individuale di questi giorni, debba trasformarsi in lotta collettiva ed organizzata.
Per questo invitiamo tutti a partecipare all'assemblea nazionale a Roma per il 25 settembre insieme al sindacato Usb; da Milano stiamo organizzando la partecipazione, per sostenere la lotta per l'assunzione di tutto il personale precario della scuola.
USB scuola, inoltre intende pretendere un resoconto trasparente sull'assegnazione delle cattedre nel nostro territorio nelle sedi appropriate.
Segue il comunicato dei promotori:
Anche oggi 9 settembre, quarto giorno di convocazione per l'assegnazione di cattedre a tempo determinato per la scuola secondaria di primo e secondo grado (questa volta classi di concorso Psicologia e Sociologia, Storia e Filosofia, Lettere alle medie), presso l'IPS Cavalieri di Milano i precari presenti hanno temporaneamente bloccato le operazioni di nomina per denunciare la mancanza di trasparenza e di regolarità delle stesse. Come ieri la Direttrice scolastica della scuola, professoressa Lodigiani, si è rifiutata di svolgere le nomine all'interno dell'Aula Magna, lasciando duecento insegnanti precari in attesa di nomina per ore in piedi, in spazi angusti, in violazione delle più elementari norme di sicurezza. Questa situazione, oltre a essere disumana e irrispettosa per le persone presenti, rende di fatto impossibile controllare la regolarità delle operazioni e garantire la trasparenza delle assegnazioni.
La decisione della professoressa Lodigiani di non svolgere le nomine all'interno dell'Aula Magna è stata motivata dalla paura di possibili “proteste” come quelle avvenute nei giorni scorsi quando la mancanza di cattedre già comunicate dai presidi e delle 152 cattedre di sostegno concesse in deroga nell'elenco delle disponibilità aveva giustamente fatto infuriare i precari in attesa di nomina che si vedevano sensibilmente ridurre il numero di cattedre disponibili e di conseguenza le possibilità di scelta e di lavoro. È grave che una Dirigente manchi ai propri doveri di assicurare le nomine in assoluta trasparenza e sicurezza, in base alle norme vigenti, per evitare legittime lamentele e richieste di informazioni.
Ed ancora più grave è che, nel momento in cui i precari presenti hanno chiesto con insistenza che la professoressa Lodigiani aprisse l'Aula Magna e svolgesse lì le convocazioni, gli ispettori di polizia (presenti a tutte le convocazioni fin da lunedì) abbiano minacciato di identificare gli stessi e sulla strada antistante l'ingresso della scuola sia apparsa una camionetta carica di poliziotti in tenuta antisommossa, nonostante le richieste fossero avanzate in forma assolutamente pacifica e civile nonché legittima. Alle richieste più che motivate di trasparenza, regolarità e sicurezza delle operazioni di nomina lo Stato risponde quindi minacciando l'uso della forza, come se fossimo nel pieno di una manifestazione politica e criminalizzando chi, insegnante e non “pericoloso contestatore”, denunci un comportamento fuori-legge da parte dell'Istituzione, che rischia di ledere i suoi diritti lavorativi. Come se voler lavorare fosse una questione di ordine pubblico.
Questa situazione rende evidente una volta di più quanto sia importante da parte di noi precari essere uniti, non piegare la testa e far rispettare i nostri diritti; per questo invitiamo tutti, precari, lavoratori della scuola, studenti, cittadini solidali a partecipare sabato 11 alla manifestazione (concentramento ore 15, piazza Missori, Milano) conto i tagli della Gelmini e Tremonti e contro lo smantellamento della scuola pubblica. Come associazioni precari chiediamo inoltre che l'USP provveda al più presto a indire nuove convocazioni su tutte le classi di concorso che includano tutte le disponibilità mancanti nelle prime convocazioni.
Coord. Lavoratori della scuola "3ottobre" - C.P.S. MilanoLavoratori Auto-organizzati della Scuola - MilanoMovimento Scuola Precaria – CPS Milano