Venerdì 13 dicembre si è sottoscritto l’accordo sulla mappatura delle sedi delle Rappresentanze Sindacali Unitarie del MEF.
L’accordo in questione ha ritoccato parzialmente l’ultima mappatura delle RSU soprattutto a livello centrale, dove è prevista un’unica RSU per i 3 Dipartimenti con sede in Via XX Settembre, mentre rimane inalterata la RSU del Dipartimento delle Finanze in quanto sede di contrattazione decentrata.
A livello periferico, rimangono invariate le sedi RSU delle Ragionerie Territoriali dello Stato con alcune eccezioni dovute al D.M. 16/12/2010 mentre le Commissioni Tributarie, pur subendo una serie di accorpamenti secondo criteri di consistenza numerica, migliorano la loro condizione rispetto al precedente accordo del 2007.
Il nuovo assetto delle sedi è in ogni caso rilevabile dall’accordo che si allega al comunicato.
Adesso, quindi, si parte con le incombenze preliminari necessarie alle elezioni RSU, a cominciare dal 20 Gennaio, data ufficiale di inizio della raccolta delle firme per la presentazione delle liste.
La USB MEF non nasconde le grosse difficoltà di questa tornata elettorale che cade in un momento drammatico per le condizioni sociali del paese, con un attacco senza precedenti ai diritti generali del mondo del lavoro ed alle condizioni di vita dei ceti popolari.
Queste elezioni, però, rappresenteranno anche l’ultima occasione per i lavoratori del Pubblico Impiego di esprimere il proprio punto di vista sulla crisi ed operare una vera e propria scelta di campo.
La sfilza di manovre economiche già approvate (e le altre che verranno) ha colpito duramente il P.I. a partire dal trattamento pensionistico, passando per la riduzione del salario accessorio ed il blocco contrattuale fino ad arrivare alla mobilità selvaggia ed al licenziamento in conseguenza della forte contrazione occupazionale dovuta allo smantellamento sistematico dello Stato in tutte le sue articolazioni di erogazione di servizi.
Il MEF già da anni aveva iniziato quest’opera di destrutturazione e nell’anno appena passato ha ridotto drasticamente le proprie articolazioni periferiche abolendo le storiche Direzioni Territoriali, con conseguente contrazione delle dotazioni organiche già assottigliate dalle imposizioni normative rinnovate ogni anno.
Il taglio degli uffici periferici, insieme alle privatizzazioni ed esternalizzazioni, hanno definito un nuovo MEF, tutto proteso al servizio dell’impresa e sempre meno “disponibile” ai bisogni dei cittadini.
Queste operazioni hanno portato alla riorganizzazione funzionale del nostro Dicastero, ad una gestione del personale sempre più gerarchizzata, senza alcuna forma di partecipazione ed infine al tentativo di annullamento delle tutele collettive attraverso l’introduzione del famigerato SIVAP, spacciato come “meraviglioso” strumento (ancora sperimentale?) di misurazione della produttività.
La USB in questi anni è sempre stata in prima linea contro tutti i provvedimenti selvaggi di distruzione delle conquiste salariali e di tutela dei lavoratori con le lotte senza quartiere contro le c.d. “norme Brunetta”, con il presidio di quest’estate davanti al Parlamento, l’occupazione della Borsa di Milano, l’irruzione nella sede della Commissione Europea a Roma e lo sciopero del 6 settembre 2011 (solo per citare alcune battaglie).
La USB MEF ha dato il suo contributo alle rivendicazioni generali e nel MEF, spesso da sola, ha cercato di contrastare le scelte politiche e gestionali messe in campo contro i lavoratori e le esigenze dei cittadini.
La USB MEF, in questi anni, ha svolto la propria azione sindacale su tutti i fronti con:
· la lunga mobilitazione contro la destrutturazione del MEF iniziata con l’allora ministro Padoa Schioppa e completata da Tremonti con la cancellazione delle DTEF;
· le denunce delle privatizzazioni ed esternalizzazioni, che partono da lontano come quelle operate sul sistema informatico;
· le innumerevoli vertenze centrali e locali su FUA e cartolarizzazione;
· la battaglia contro le ingiustificate differenziazioni salariali, l’uso punitivo dei controlli sulla malattia, la gestione unilaterale e clientelare delle esigenze dei lavoratori in tema di mobilità e trasferimenti;
· gli interventi duri e continui nel Dipartimento delle Finanze ed in particolare nelle Commissioni Tributarie contro l’operato unilaterale della Direzione della Giustizia Tributaria finalizzato unicamente a trasformare le Commissioni Tributarie in un feudo blindato all’interno del quale le tutele e i diritti dei lavoratori sono sistematicamente negati;
· la forte contrapposizione alle prime inique riqualificazioni, che hanno lasciato una scia interminabile di effetti nefasti e vertenze senza fine;
· la tenacia con cui la nostra Organizzazione Sindacale ha rivendicato un passaggio di livello per tutti nelle ultime procedure di sviluppo economico all’interno delle aree;
· la recente campagna contro il SIVAP (accettato supinamente da tutte le altre OO.SS.), strumento infame di strapotere dirigenziale, di divisione tra i lavoratori e di annientamento del contratto collettivo.
Questo è solo una parte di quanto la nostra Organizzazione Sindacale ha messo in campo per difendere i lavoratori e per rilanciare il conflitto.
La USB MEF è intenzionata a proseguire e rafforzare il proprio intervento, incidendo ancora di più per far diventare i lavoratori protagonisti diretti del loro destino.
Queste elezioni RSU sono un banco di prova che la nostra Organizzazione Sindacale affronta investendo sulla capacità di lotta e resistenza dei lavoratori e sulla convinzione che non esistano alternative alle scelte di indipendenza, conflittualità e partecipazione della USB contro la concertazione e la complicità del sindacalismo confederale, ormai omologato alla restaurazione generale.
Per questi motivi, la USB lascia aperte le proprie liste a tutti i lavoratori che intendano riappropriarsi della propria funzione sociale dando forza alla nostra Organizzazione Sindacale.
Ai lavoratori tutti si chiede l’appoggio alle liste USB e la partecipazione a tutte le iniziative di mobilitazione, a partire dallo sciopero generale del 27 gennaio p.v. con manifestazione nazionale a Roma.
Il 20 gennaio la USB MEF inizierà la campagna RSU con la raccolta delle firme per la presentazione delle liste e le relative candidature.
Sempre in questa data, a Roma sarà presente un presidio, dalle ore 10 alle ore 14, nello spazio antistante alla scala A del cortile del Palazzo di Via XX Settembre, in occasione del quale i lavoratori dei tre Dipartimenti centrali potranno non solo sottoscrivere le liste ma decidere se impegnarsi attivamente con la propria candidatura.
A livello nazionale, i lavoratori potranno rivolgersi ai nostri delegati di posto di lavoro ed anche contattare direttamente il Coordinamento nazionale USB MEF.
ORGANIZZARE IL CONFLITTO
CONQUISTARE IL FUTURO