Al Comandante Provinciale CNVFF di Modena
Dott. Ing. Marisa Cesario
Oggetto: Odg. 445 del 16 Luglio 2019, mobilità interna CS, CR
Nonostante l'impossibilità materiale a partecipare alla riunione del 10/06/2019 dove all'ordine del giorno era inserita la discussione in merito alla nomina e seguente assegnazione dei nuovi capi reparto a ruolo aperto, ci teniamo sottolineare che questa riforma sta creando più problemi di quelli che doveva risolvere. Scrivere male o ambiguamente delle regole equivale a lasciare le scelte al coraggio che non sempre si trova, ma a questo siamo abituati.
Dalla lettura del verbale della riunione non è facile capire quale sia l'intenzione del Comando:
- applicare alla lettera una direttiva senza tenere conto delle conseguenze sul personale;
- o trovare semplicemente, delle figure per nomina a capo distaccamento trovandosi nell'impossibilità di reperire personale volontario a ricoprire tale ruolo, nel qual caso chiediamo il criterio adottato da questo Comando: anzianità di servizio, graduatoria, nomina sulla fiducia? (poiché da quanto appreso sembrerebbe che nella sede di Vignola non sarebbe stata adottata nessuna delle tre).
Allo stato attuale il risultato è stato quello di spostare forzatamente personale dalla propria sede di servizio che già nell'arco della sua carriera ha affrontato trasferimenti, con aggravio di spese e tempi di trasferimento. Il tutto senza nulla ottenere in termini di miglioramento del servizio di soccorso inseguendo esclusivamente la logica dei numeri su una pianta organica che sarà inadeguata visto l'elevato numero di CR con la prossima nomina, contrapposto alla probabile carenza di vigili che rischia di subire questo Comando nella prossima mobilità nazionale. Invece di tenere in considerazione personale esperto che da anni opera, con conoscenza e competenza del territorio nella propria sede e al quale dovrebbe essere riconosciuto il ruolo di continuità dove il personale è sempre più precario.
Ci preme ricordare la nostra posizione a livello nazionale contraria a questa riforma e a questa mobilità a livello provinciale che poteva comunque essere articolata diversamente considerando le prossime nomine a ruolo aperto che vedranno crescere le figure di capo reparto di questo Comando.
Siamo quindi a chiedere quali siano le intenzioni di questo Comando per le prossime assegnazioni onde evitare un aggravio ulteriore per il personale che si è visto catapultato ad una qualifica che più che una promozione equivale, in molti casi, a uno sfratto dalla propria sede di servizio e al proprio orario di lavoro!