Si è tenuta lunedì scorso presso gli uffici di Piazzale Pastore l’attesa riunione con l’Amministrazione in merito alle modalità attuative della nuova dotazione organica dell’Istituto.
All’incontro erano presenti anche UIL e CGIL nonostante l’interruzione delle relazioni sindacali sul nuovo modello organizzativo: evidentemente la fantomatica “vertenza” che vanno sbandierando a tutte le assemblee ha un valore solo di facciata, un flauto magico per attrarre il personale. Vertenza che, è bene sottolineare, se inquadrata nel contesto generale di tagli alla Pubblica Amministrazione che stiamo vivendo, dovrebbe essere rivolta innanzitutto nei confronti di chi opera le riforme, e quindi del Governo. Francamente non ci sembra di ricordare proteste esterne al nostro Ente, colpevole sicuramente di tagliare, ma su precise indicazioni di legge.
Come ormai è usuale il documento con i criteri di riassorbimento delle posizioni funzionali fisse ed organizzative eccedentarie, che trovate in allegato, è stato presentato dall’Amministrazione solo nel corso della riunione.
Il documento introduce il nuovo “mercato dello scambio”: si coprono le carenze di una struttura con gli esuberi di un’altra, con modalità diverse tra territorio e centro. Solo per il Centro, infatti, è previsto un interpello, e questo ci induce a fare ancora una volta delle considerazioni in merito alla natura delle posizioni organizzative. Come può essere possibile che una posizione organizzativa della DCRU, ad esempio, si possa “improvvisare” posizione organizzativa in Ragioneria o al Patrimonio ecc., cioè diventare responsabile di un processo in una materia mai trattata, magari scavalcando personale che sicuramente ha in quel campo una professionalità maggiore e che naturalmente ambisce a ricoprire quella posizione. Si vuole forse sottintendere in questo modo che le professionalità acquisite non sono così significative?
D’altra parte non è quello che abbiamo già visto quando personale proveniente dalla DCSIT è andato ad assumere posizioni di Sede di tipo B al CIV? Di cosa ci
dobbiamo ancora stupire? La USB ritiene che sia tempo di mettere fine a questa farsa.
Per quanto ci riguarda più volte abbiamo criticato le linee tracciate dal contratto integrativo 2006-2009. La USB ritiene che l’attribuzione degli incarichi possa essere basata solo su elementi oggettivi (concorsi, anzianità, esperienza…) e non sulla mera fiducia che dà luogo solo a clientelarismi.
Come abbiamo sostenuto da sempre è necessario rivedere le politiche del personale riconsiderando e modificando il Contratto Integrativo 2006-2009. Bandire i concorsi soprattutto per le posizioni fisse, a cominciare da quelle di Sede di tipo B, per continuare con le posizioni organizzative. Per quanto riguarda poi i vicari, figura non prevista da nessuna normativa e non presente in altri enti del comparto, come ad esempio l’INPS, il discorso va fatto in maniera semplicissima. E’ stata fatta questa scelta? L’Amministrazione non intende tornare indietro? Allora deve essere chiara una cosa: i costi dell’”invenzione” di questa figura vanno a carico dell’Amministrazione o del fondo dei dirigenti.
Nel contesto delle posizioni organizzative non possiamo non fare un cenno a quelle dell’IPSEMA. Buona parte del personale dell’ ex IPSEMA è titolare di posizione organizzativa soprattutto di primo livello. Nell’impossibilità che queste posizioni vengano riassorbite, specie in regioni piccole come il Friuli, l’Amministrazione ha deciso di trovare un “parcheggio”. Di fatto una nuova sede virtuale attribuendo a questo personale “…nuove responsabilità di processo e sub processo….” per fornire ausilio alle Sedi INAIL anche in regioni limitrofe alla regione di appartenenza.
Premesso che questo personale senza una formazione difficilmente potrà fornire ausilio alle sedi che ne avranno necessità, ci chiediamo come potrà svolgere la funzione di coordinamento insita nella posizione organizzativa di primo livello. Non a caso, proprio per questa peculiarità, per le posizioni organizzative INAIL di primo livello non è previsto neanche il telelavoro. Perché il personale ex IPSEMA potrà invece lavorare in remoto?
Alla fine del 2015 e comunque entro il 2016 per tutto il personale laddove si dovessero ancora avere esuberi di posizioni organizzative le stesse dovrebbero
essere revocate: con quali criteri?
Sono tante le lacune di questo documento e tanti gli interrogativi che restano aperti.
Non sono state prese in considerazione le situazioni di esubero del personale non titolare di posizione organizzativa, come ad esempio gli infermieri. Pensiamo che anche questo personale abbia bisogno di risposte, così come tutto il personale non titolare di posizione organizzativa bloccato nelle aree A e B.
Per quanto riguarda le strutture carenti queste potranno attribuire le posizioni organizzative solo se non ci saranno esuberi nella struttura dirigenziale complessa di riferimento. Sembrerebbe una buona cosa e per qualcuno lo sarà. Tuttavia, visto che questa operazione contribuirà ad aumentare le posizioni organizzative comporterà anche un ulteriore depauperamento del fondo, dato queste vengono pagate col fondo, non si può non rilevare che non si tiene mai conto di quell’ampia fascia di personale che, non avendo attribuita alcuna posizione, assiste continuamente al progressivo ed incessante impoverimento del proprio salario accessorio.
A questo punto è necessaria una serie inversione di tendenza a quanto fatto sinora ribadendo che l’onere delle posizioni non debba gravare sul fondo del personale delle aree.
Inoltre deve essere prevista una maggiorazione del premiante anche per gli addetti dell’area C e per le posizioni non apicali delle aree B e A, come già fatto per le posizioni apicali delle aree A e B, dando un concreto riconoscimento a personale che, pur essendo distinto per aree e livelli, svolge di fatto il medesimo lavoro!
La proposta della USB è di rivedere tutto l’impianto del Contratto Integrativo 2006-2009. Il personale dell’Ente deve avere tutto pari dignità: perché se si raggiungono gli obiettivi è grazie al supporto di tutti i lavoratori e non solo di qualcuno.
Prima di riaprire “il mercato” forse è il caso di riflettere attentamente.
Roma,28.3.2014 USB P.I.
Coord.to Naz. INAIL