Le Lavoratrici e i Lavoratori INPS - gestione pubblica e privata - di TORINO, riuniti nell’Assemblea indetta dalla USB per il 26 Giugno 2013 dicono " BASTA, non siamo numeri, siamo esseri umani, con la nostra vita e la nostra dignità che è già stata fin troppo oltraggiata " e
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RESPINGONOi tagli imposti all’INPS dalla Spending Review, dalla Riforma del Lavoro, dalla Legge di stabilità 2013, che a regime ammontano a 533 milioni all’anno e che determinano inevitabilmente una riduzione dei servizi all’utenza;
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DENUNCIANOil tentativo di decurtare, sempre in modo strutturale, 100 milioni dal Fondo relativo agli incentivi per la produttività a fronte di carichi di lavoro in continuo aumento e non più sostenibili;
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RIFIUTANOl’attuazione di un processo di riorganizzazione deciso in modo unilaterale alla fine del 2008 e mai condiviso, che oggi diventa riferimento per l’integrazione con i soppressi enti INPDAP ed ENPALS;
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RIFIUTANOil progetto di sperimentazione di sede integrata che è stato avviato senza alcun confronto Sindacale e che si dimostra privo di qualsiasi prospettiva di sviluppo delle funzioni dell’INPS che continua anzi un percorso di esternalizzazione dei servizi e di anticamera dello smantellamento della previdenza pubblica;
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CHIEDONO la puntuale attuazione delle norme relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro, un rafforzamento dei sistemi di vigilanza degli uffici dove sempre più frequentemente i lavoratori sono fatti oggetto di minacce ed invettive da parte di utenti sempre più esasperati;
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DENUNCIANOper la gestione pubblica ( ex INPDAP ) ilmal funzionamento del SIN con conseguenti ritardi e difficoltà nell’attività di produzione, di cui peraltro evidenziano l’errata ed assurda rilevazione ed omogeneizzazione dei tempi comparati a prodotti di un catalogo che non contempla le reali fasi lavorative dei prodotti;
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CHIEDONO la formulazione di un piano di adeguamento della banca dati , il monitoraggio e la gestione puntuale, costante e trasparente delle entrate, l’istituzione dei tavoli di confronto su esuberi e risparmi anche al fine di rilanciare un indispensabile piano occupazionale;
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RIVENDICANOil diritto ad una formazione utile, concreta e continua, che non significa meramente affiancamento con passaggio delle conoscenze tra lavoratori, bensì deve tradursi in aggiornamenti pratici sia a livello normativo che operativo, in linea con il sistema legislativo e con le varie procedure rilasciate;
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RILANCIANO
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CHIEDONOche le Posizioni Organizzative vengano attribuite con criteri oggettivi e trasparenti e che le relative indennità siano a carico dell’amministrazione;
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CHIEDONO l’abrogazione delle norme sul rapporto di lavoro della cosiddetta "riforma Brunetta della Pubblica Amministrazione" e l’immediata riapertura del Tavolo sul rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro;
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CHIEDONO la reinternalizzazione dei servizie delle attività,il mantenimento di tutti i livelli occupazionali compresi quelli dei lavoratori delle ditte esterne, affidatarie dei servizi di guardianìa e di pulizia.
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RESPINGONO il Contratto integrativo di ente 2012 e l’Accordo di programma 2013 per l’integrazione, dichiarandosi disponibili ad uno sciopero per ladifesa delle funzioni dell’INPS, la riconquista di servizi per i cittadini, la salvaguardia della retribuzione e dell’incentivo, la rivendicazione di un inquadramento e di uno stipendio commisurati alle mansioni svolte, proponendo di effettuare ulteriori iniziative di lotta, fuori dai propri posti di lavoro, aggiuntive a quella dello sciopero.