I lavori per la costruzione del MUOS in Sicilia, l'impianto di telecomunicazione satellitare del Dipartimento della difesa statunitense in corso di realizzazione all'interno della riserva protetta della Sughereta a Niscemi, saranno bloccati fino a che una commissione di ricerca indipendente a livello nazionale non certificherà i rischi legati all'impatto delle radiazioni del sistema di parabole e antenne per l'ambiente e la salute dei cittadini.
Dopo gli scontri di giovedì nottea a Niscemi tra i comitati di cittadini che protestano «contro un' opera che rischia di danneggiare la salute dei siciliani» e le forze dell' ordine che scortavano la gru che deve issare le tre antenne paraboliche del Muos, il sistema radar Usa, il governatore Rosario Crocetta firma insieme all' assessore al Territorio e ambiente Mariella Lo Bello un decreto che avvia il procedimento di «revoca delle autorizzazioni ai lavori» e, nelle more, sospende comunque il via libera dato nel giugno 2011 dal governo Lombardo.
Un successo frutto della lotta di mesi e mesi condotta senza tregua dai comitati NO MUOS e della cittadinanza di Niscemi: il governo, si legge nel comunicato appena rilasciato, non ha potuto che rispondere alle "preoccupazioni delle popolazioni locali riguardo all'impatto sull'ambiente e sulla salute".
Le radiazioni ad altissima frequenza del MUOS, infatti, secondo lo studio di Zucchetti e Coraddu, costituirebbero un rischio elevatissimo per la salute umana e per l'ambiente nel raggio parecchie decine di chilometri, oltre a interferire con i sistemi di comunicazioni degli aeroporti di Comiso e di Catania, con dispositivi medici come il pacemaker.
Un brusco rallentamento del montaggio di questo sofisticato sistema di comunicazione satellitare in grado di integrare centri di intelligence, cacciabombardieri, missili e velivoli senza pilota.