Anni di incapacità amministrativa, logiche clientelari nella scelta dei vertici, spese folli e malaffare da un lato, e tagli crescenti ai trasferimenti agli enti locali, vincoli di bilancio sempre più stringenti imposti dal Governo Nazionale e dall’ Europa dall' altro, hanno portato al nuovo collasso finanziario del Comune di Napoli.
Al pericolo del dissesto con le sue massacranti conseguenze, come l'aumento indiscriminato delle tariffe, il taglio alla dotazione organica e quindi licenziamenti (preceduti dalla cassa integrazione) e mobilità, la riduzione della spesa destinata ai servizi (avviati verso la privatizzazione), si é rimediato con un'altra tagliola per lavoratori e cittadini: il decreto 174/2012 ha infatti offerto l'elemosina del fondo rotazione e la magra opportunità del ripiano decennale del debito in cambio dell'adozione di provvedimenti finanziari durissimi per una città già afflitta da disoccupazione cronica, crisi economica profonda e in regime di continua emergenza.
Dissesto o predissesto per noi la sostanza cambia poco: entrambi impongono un cappio al collo per cittadini e lavoratori, entrambi costringono le amministrazioni locali ad adottare misure lacrime e sangue, entrambi si rifanno a quella logica che in nome del rigore economico e del pareggio di bilancio in realtà distruggono servizi pubblici, attaccano i salari dei lavoratori, peggiorano i livelli occupazionali.
Non meno responsabile è il Governo nazionale che prima emana decreti, su cui impone la fiducia alle Camere, che tagliano i trasferimenti dello Stato verso le amministrazioni locali e poi finge di accondiscendere alle esigenze degli amministratori locali, come con il recente decreto legge 16/2014, che riapre per il Comune di Napoli la possibilità di presentare un nuovo piano di riequilibrio finanziario e di bloccare ogni procedura esecutiva.
Da qui nasce la forte opposizione da mettere in atto con ogni mezzo per impedire ulteriori attacchi alle condizioni di vita e di lavoro della cittadinanza già a partire dalla manifestazione nazionale di Roma del prossimo 14 Marzo.
Ma respingere questi attacchi significa anche far crescere una consapevolezza rinnovata ogni giorno e che non si limiti al mugugno o all’indignazione, ma costruisca su basi nuove le proposte per riconquistare dignità, diritti, salario e servizi pubblici.
Anche a tal fine stiamo attivandoci per organizzare un corso di formazione sindacale per dipendenti che consenta di conoscere i nostri diritti ed interpretare i processi che ci vedono coinvolti in prima persona.
Per segnalare la disponibilità a partecipare al corso di formazione puoi contattare l’Unione Sindacale di Base TEL 081207351 – FAX 081262369 – campania@usb.it
Basta con i tagli alle risorse degli enti locali
Basta con lo smantellamento del servizi pubblici
Basta con l'attacco indiscriminato ai diritti dei lavoratori
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