È stata un’affollata assemblea dei braccianti a inaugurare a Saluzzo l’attività del “Camper dei diritti”, iniziativa del Coordinamento lavoratori agricoli USB Piemonte. Non poteva esserci posto più indicato delle campagne del Cuneese, dove centinaia di lavoratori vivono in condizioni disumane, senza acqua, dormendo per strada. A testimonianza che anche nel profondo Nord la dignità dei lavoratori della terra è messa duramente alla prova.
Il “Camper dei diritti” è uno strumento di sindacalizzazione per i lavoratori e le lavoratrici della terra, ma non solo: è un vero e proprio sportello itinerante che serve a informare, orientare e assistere quanti ne hanno bisogno per ottenere il riconoscimento dei diritti sindacali e sociali, a partire da “Uguale lavoro, uguale salario”.
Si occuperà quindi anche di controllo del contratto di lavoro, di verifiche delle busta paga, di disoccupazione agricola, del rinnovo dei permessi di soggiorno, di sicurezza sul lavoro e di consulenza legale.
Fatto importantissimo, il “Camper dei diritti” si rivolge a tutti, migranti e italiani, indipendentemente dalla provenienza geografica e dal colore della pelle.
All'assemblea sono intervenuti numerosi lavoratori per denunciare le condizioni di precarietà lavorativa e sociale che da anni si perpetuano nelle campagne del Cuneese, dentro e intorno al Foro Boario di Saluzzo. A sostenere i lavoratori c'erano il Comitato antirazzista Saluzzese, la Coalizione Internazionale Sans- Papiers, Migranti, Rifugiati e Richiedenti asilo (CISPM), Welcome Refugees e altre realtà territoriali.
È stata ribadita la richiesta al sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni di individuare soluzioni abitative dignitose per le persone che da circa un mese dormono per strada senza un tetto sopra la testa. Così come è stato sottolineato con forza che le aziende non possono venire meno alle proprie responsabilità in termini di rispetto dei diritti salariali, previdenziali e di sicurezza sul lavoro.
Il “Camper dei diritti” continuerà a portare avanti le sue attività in collaborazione cercando di affermare le ragioni dei lavoratori, indipendentemente dalla provenienza geografica e dal colore della pelle. Perché la filiera agricola non può generare profitti miliardari costringendo braccianti e contadini a vivere nella miseria e nella fame.
Saluzzo 18 giugno 2019
Coordinamento lavoratori agricoli USB Piemonte