VIAREGGIO. “Le nervose esternazioni dell’assessora al sociale Isaliana Lazzerini confermano solo la totale inadeguatezza di chi amministra la città di fronte al dramma dell’emergenza abitativa. Con l’occupazione dello stabile di via Matteotti 167 non solo denunciamo l’incapacità di una giunta di fronte ai problemi sociali di Viareggio ma indichiamo nella strada dell’autorganizzazione, dell’autogestione, della democrazia dal basso e della partecipazione le soluzioni per risolvere i problemi reali delle persone”. Si presenta così il neonato comitato Matteotti Occupato.
“Al sindaco Leonardo Betti e al suo cerchio magico non interessava se dei minorenni o delle donne incinte finivano in mezzo ad una strada. Ai poteri forti che sostengono questa maggioranza, e che difendono le posizioni di privilegio nelle municipalizzate, ancora meno.
“Stanchi di bugie, in campagna elettorale Betti prometteva il blocco degli sfratti e oggi sgombera dalle case famiglie, abbiamo dato una risposta di dignità e di resistenza. La scelta del nome ‘Matteotti Occupato’ non è dovuta solo al fatto che ci troviamo nella via che porta il nome del martire antifascista ma che vogliamo recuperare quei valori che l’attuale sinistra ha ignobilmente tradito. Quando un’assessore che si definisce comunista va a denunciare delle famiglie occupanti non solo mostra di avere perso la bussola, affrontando problemi sociali come problemi di ordine pubblico, ma abbandona ogni etica che appartiene a chi lotta per la giustizia sociale.
“Abbiamo sentito dire che gli stabili occupati sono inagibili e che l’intervento per mettere a norma l’edificio ammonterebbe a quattro milioni di euro. Si tratta di una doppia bugia. In primis perché solo parte dell’edificio è inagibile e abbiamo provveduto a recintarlo e in secondo luogo perché gli eventuali quattro milioni di euro servirebbero ad un intervento di natura speculativa. Farebbe gola agli amici di questa giunta impossessarsi dell’ennesimo terreno edificabile e costruirvi appartamenti di lusso da mettere sul mercato immobiliare.
“Abbiamo spiegato agli abitanti di via Matteotti le ragioni di questa occupazione trovando numerosi consensi. Abbiamo immediatamente deciso di perorare la lotta di chi si batte contro l’elettrosmog nel quartiere. Tra il 24 e il 25 marzo scorso è stata montata un’antenna alta venticinque metri con un sistema di irraggiamento delle onde a 360°. Tutto questo è avvenuto contro la volontà dei cittadini. Appare palese anche da questa scelta che all’amministrazione interessano di più i profitti che la salute dei cittadini.
“Ci batteremo quindi non solo per il diritto ad abitare, ma anche perché l’antenna in questione sia rimossa il prima possibile”.