Nonostante tutto quella di venerdì è stata una giornata storica per lo stabilimento Piaggio. Dopo mesi di “trattative” e di incontri serrati le organizzazioni sindacali confederali hanno scelto di ricorrere al referendum di mandato prima di firmare l’ennesimo accordo sugli ammortizzatori sociali. L’unione Sindacale di Base, malgrado la disparità delle forze in campo e l’evidente forzatura, ha scelto di raccogliere questa sfida e ha da subito portato avanti con forza e determinazione le ragioni de NO a questa nuova imposizione dell’azienda.
Purtroppo la consultazione ha avuto un esito negativo . Hanno vinto i favorevoli all’accordo ma non certo con un risultato plebiscitario. Il 40% dei lavoratori e delle lavoratrici nonostante il falso ricatto dei licenziamenti e tutte le pressioni messe in campo nelle ultime settimane ha scelto di votare NO ai ricatti dell’azienda, ha scelto con coraggio di lanciare un segnale inequivocabile di discontinuità con il passato. A loro va il nostro ringraziamento. Se avesse vinto il no finalmente saremmo stati costretti ad affrontare la questione degli ammortizzatori da un punto di vista diverso. Avremmo capito le reali intenzioni di una azienda che a nostro avviso non è certo disposta a mettere in discussione proprio adesso la sua immagine di fronte agli azionisti e la sua “affidabilità” finanziaria, aprendo una crisi strutturale con oltre mille licenziamenti a Pontedera. La trattativa avrebbe preso un’altra piega.
Grazie alle nostre pressioni e alla nostra attività costante e determinata si è comunque aperta una stagione nuova in Piaggio. Starà a tutti noi adesso riuscire a tenere alta l’attenzione e la pressione in merito a qualsiasi altra scelta che dovrà essere presa. Nessuno pensi a questo referendum come una delega in bianco. Quella di adesso è la quarta richiesta consecutiva di ammortizzatori sociali, per quanto ci riguarda, senza un piano industriale certo sarà anche l’ultima.
Usb ha deciso di rispettare il voto dei lavoratori e delle lavoratrici e non contesterà né il risultato del referendum né la firma dell’accordo. Nonostante ciò abbiamo scelto in coerenza con il nostro percorso di non sottoscriverlo e ci assumeremo le responsabilità di questa scelta.
Coordinamento USB Piaggio